da alle
18:00
di
Quello che abbiamo visto finora non sembra proprio la Juve. Anche dopo quella che forse è stata la migliore prestazione della stagione. Anzi, soprattutto dopo quella che forse è stata la migliore prestazione della stagione. Perché non è da Juve perdere due punti così negli ultimi secondi. Così come non è da Juve subire sempre gol. E non è che la Juve perda occasione dopo occasione. Infine, non è che la Juve continui a giocare con un atteggiamento così “leggero”. Ovviamente ad Andrea Pirlo non mancano le attenuanti del caso: il momento di formare la squadra era quello che era, le assenze hanno avuto un impatto e non poco, la fortuna non aiuta adeguatamente la formazione bianconera tra boschi da touchdown e strisce millimetriche di fuorigioco. Ma anche individuare gli alibi non è affare della Juve. Adesso la chiusura, e poi tutto quello che non c’è ancora servirà per cambiare rotta: qualcosa che si può definire intangibile, mutuando il gergo del basket. È ci sono troppi aspetti da affrontare prima che sia troppo tardi. Perché quella, insomma, non sembra proprio la Juve.
SCOPRI TUTTO CI CHE MANCA IN JUVE NELLA GALLERIA
“Fanatico del caffè. Introverso. Organizzatore. Amichevole fanatico della birra. Tipico risolutore di problemi.”
You may also like
-
iGaming: una guida per principianti
-
La scienza delle friggitrici ad aria: i meccanismi d’azione
-
La storia delle friggitrici ad aria: come hanno cambiato la cucina casalinga
-
Concerti virtuali: trasformare le esibizioni di musica dal vivo
-
Gruppo Salcef, nuovi contratti in Italia per 150 milioni di euro