La società di consegna flash A’dam deve chiudere, sconfitta sensibile dei negozi oscuri

La società di consegna flash A’dam deve chiudere, sconfitta sensibile dei negozi oscuri

Un cosiddetto negozio oscuro di un radar ad Amsterdam deve lasciare l’edificio per ordine del giudice. Il comune aveva ordinato al gestore di chiudere l’attività perché il negozio buio avrebbe violato il piano urbanistico. Contro questo è stata avanzata un’obiezione, ma il giudice in camera di consiglio si è pronunciato a favore del comune.

La decisione potrebbe avere conseguenze di vasta portata, poiché molti dei negozi bui della città si trovano in aree residenziali. Ora sono 31 e ci sono molte lamentele a riguardo. “Questa decisione è un enorme sostegno per noi”, afferma l’Assessore Marieke van Doorninck (Sviluppo territoriale e sostenibilità). “Come consiglio comunale, sosteniamo la protezione delle nostre aree residenziali. Questo giudizio indica che abbiamo fatto una buona scelta con lo statuto e che è in mente un piano urbanistico”.

finestre incollate

Il college prevede di aver formulato una politica entro il prossimo mese che delineerà quali saranno le condizioni per i negozi oscuri. In futuro probabilmente non potranno più essere ubicati in zone residenziali o quartieri misti (abitazioni e negozi).

Il comune spera di avere il regolamento in regola entro la fine di quest’anno. La domanda è se i negozi oscuri possono ancora mantenere la promessa fatta ai clienti di consegnare entro dieci minuti, riconosce anche Van Doorninck. “Ma questa è la loro promessa.”

Questo caso riguarda una filiale della società Zapp, molte delle quali si trovano in città. I Darkstore sono controversi perché spesso causano fastidio e, secondo gli oppositori, con le loro finestre registrate significa anche nessun progresso estetico. La formula è che le persone possono ordinare generi alimentari online, che vengono poi consegnati in pochissimo tempo con biciclette solitamente elettriche, a volte 24 ore su 24.

READ  Le briciole di gabinetto Uno status e un obbligo di dichiarare il coronavirus

Decine di denunce

Il cupo negozio, che dovrebbe chiudere entro giovedì, si trova a Fagelstraat, a ovest della città. Nella stessa strada si trova anche una scuola elementare. Ci sarebbero state circa 80 denunce a riguardo. Si trattava di disturbi del traffico e situazioni pericolose da parte di addetti alle consegne e fornitori in attesa.

Il piano urbanistico prevede che lo spazio del piano terra in cui si trova il magazzino buio sia destinato ad abitazione. Lo spazio può essere utilizzato anche per attività professionali, nella categoria ‘Poste e Telecomunicazioni’. Il proprietario aveva sostenuto in tribunale che doveva essere considerata una società di poste e telecomunicazioni.

Il giudice non è d’accordo e sottolinea che il negozio nero è attivo 24 ore su 24 ed è in realtà un centro di stoccaggio e distribuzione. Inoltre, non è un’attività di vendita al dettaglio perché gli acquirenti non possono entrare e uscire dal negozio buio per scegliere e acquistare i prodotti da soli, afferma Judge.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *