Il futuro di Donnarumma dipende da un rinnovo contrattuale che tarda ad arrivare, frutto di una distanza, ritenuta importante, tra domanda e offerta. Nelle ultime settimane è sempre sorta la seguente domanda: “Ma cosa ne pensa di Gigio? Perché non prende posizione se vuole restare”. In questo senso, l’indiscrezione di L’impronta, chiarisce, una volta per tutte, la prima (e forse l’unica) volontà del giovane tutore. “Io resterò a Milano, tu ti occupi delle modalità”. Questa, come riporta il quotidiano piemontese, sarebbe l’indicazione di Donnarumma a Mino Raiola.
L’IMPORTANZA DEI CAMPIONI – Non è certo un segreto che Gigio voglia restare a Milano. La classe 99 lo ha dimostrato in più occasioni, anche nella pratica. Donnarumma avrebbe potuto salutare nel 2017, ma non l’ha fatto. Stessa cosa adesso: è vero che l’accordo con il Milan ancora non esiste, è anche chiaro che il portiere ha evitato di andare d’accordo con altre società nonostante un potenziale diritto. Allora perché non ci siamo ancora incontrati durante la trattativa? Oltre alla distanza economica (che può essere ridotta e in un certo senso superata), il noto procuratore vorrebbe essere certo che il suo cliente affronti finalmente la Champions League, passaggio solo accennato in passato del portiere rossonero. . Il Milan gode ormai di una posizione piuttosto privilegiata, ma non si può ancora ritenere certo della propria qualificazione.
IL CHIODO FISSO – La dirigenza rossonera, da parte sua, non vuole sentire alcun motivo per la durata del contratto. Un prolungamento di una o due stagioni non farebbe che ritardare il problema, in un tempo già visto sempre lo stesso. Tre anni o più, dunque, per “rinchiudere” Donnarumma da ogni addio a parametro zero, oltre che per costruire sulle spalle di Gigio la rinascita del club. È vero che il Milan potrebbe trovare buoni portieri con numeri inferiori, in termini di stipendio, ma abbandonare una capitale come Donnarumma farebbe male sia alla tecnica che all’immagine. In questo senso, la volontà del ragazzo diventa fondamentale per colmare le lacune in una trattativa difficile e pietosa.
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“Cade molto. Piantagrane. Creatore totale. Appassionato di caffè. Pioniere orgoglioso del bacon.”
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