TORINO – Questo piccolo oggetto, più o meno tra i 6 ei 14 metri di diametro, era stato scoperto in avvicinamento alla Terra il 17 settembre. Il suo movimento non era un “asteroide”, secondo i calcoli della NASA, era troppo lento poiché registrava una velocità di 3.025 km / h. La conferma è arrivata dopo, quando l’oggetto è diventata una specie di “mini luna” della Terra. Era l’8 novembre 2020 quando questo corpo, in seguito ribattezzato “2020 SO”, iniziò a orbitare attorno al nostro pianeta. Il 1 ° dicembre ha raggiunto il punto più vicino, passando a soli 5.000 chilometri da noi (13% della distanza lunare).
Addio alla “seconda luna”
Solo allora è stato finora identificato un corpo estraneo: in realtà era il razzo booster Centaur, che è stato lanciato sulla luna con la missione “Surveyor 2” a metà degli anni 1960. La sua traiettoria lo porterà più vicino al nostro pianeta a febbraio, raggiungendo circa 220.000 chilometri (58% della distanza tra la Terra e la Luna). A questo punto inizierà ad abbandonare l’orbita terrestre, una fluttuazione che terminerà a marzo 2021, quando diventerà un altro oggetto in orbita attorno al sole. Il 1 ° marzo Il progetto del telescopio virtuale a Roma trasmetterà in diretta “l’ultimo saluto” un SO 2020.
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