Lancia Stratos rinasce come una moderna supercar – Auto World

Quanto parliamo di un marchio storico come Lancia, lo spirito ripercorre immediatamente i 114 anni di storia dell’azienda torinese soffermandosi su alcuni modelli che hanno fatto la storia dell’automobile. Tra questi c’è senza dubbio Lancia Stratos, un’auto tanto avveniristica quanto vincente, la cui leggenda inizia nel 1970 con il primo prototipo, la Zero, esposto al Salone dell’Auto di Torino.

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Il suo design rompe con il passato del marchio, grazie all’inventiva di Marcello Gandini che ha applicato una serie di soluzioni uniche a Stratos. Un traguardo importante per Lancia, a cui era entrato solo l’anno precedente essere parte del gruppo Fiat. Al successo stilistico si è subito affiancato quello sportivo, con la Stratos HF che ha saputo conquistare tre titoli mondiali rally, inaugurando la lunga stagione vittoriosa del marchio nel motorsport.

Un modello iconico che riflette il glorioso passato da un marchio caduto in disuso, con un solo modello in gamma, la compatta Ypsilon. Nel corso degli anni sono stati numerosi i tentativi indipendenti di rivitalizzare e rendere omaggio alla Stratos, da ultimo il rendering di Guilherme Araujo, giovane designer che ha voluto reinterpretare l’iconico modello Lancia a soli 50 anni dal debutto di Lancia. Stratos Zero.

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Nella Stratos immaginata da Araujo convergono le influenze della concept car del 1970 e della HF che fece il suo debutto nel mondo dei rally. Un tentativo di rendere omaggio al modello, migliorandone i tratti distintivi e allo stesso tempo cercando di proiettare la Stratos nel futuro, con elementi stilistici di una moderna supercar. Un design aggressivo e accattivante, con una firma ottica essenziale e distintiva, oltre alle porte apribili a forbice e ai cerchi a cinque razze che ne accentuano il carattere spiccatamente sportivo. Un esercizio di stile che rende omaggio al meglio della gloriosa Stratos.

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Foto: guide06 tramite Instagram

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