L’astrofisico di Talana: «Einstein Telescope, si può» – Hamelin Prog

L’Einstein Telescope potrebbe trovare sede in Sardegna, secondo esperti

L’Einstein Telescope, uno dei progetti scientifici internazionali più grandi con un costo di sei miliardi di euro, potrebbe trovare una sede nella miniera dismessa di Sos Enattos, situata nel comune di Lula, Sardegna. Gli esperti stanno valutando attentamente se questo sito possa essere ideale per lo studio delle onde gravitazionali.

Riccardo Serra, astrofisico di Talana, ha sostenuto che il sito di Sos Enattos sarebbe perfetto per le ricerche sulle onde gravitazionali. A differenza di un altro sito olandese candidato per l’osservatorio, a Sos Enattos non vi sono rumori antropici che potrebbero influenzare le rilevazioni.

Secondo Serra, la principale sfida da affrontare riguarda soprattutto la politica e la logistica del progetto. Sarà necessario uno sforzo considerevole per spostare il personale e le attrezzature, nonché per realizzare le infrastrutture necessarie.

Serra ritiene fondamentale concentrarsi sullo sviluppo delle infrastrutture e sull’informazione per garantire una migliore divulgazione del progetto. Le onde gravitazionali sono increspature nello spaziotempo che si creano a causa di eventi come la fusione di buchi neri o stelle di neutroni. Gli osservatori attuali utilizzano laser precisi per misurare queste onde e studiarle in dettaglio.

Tuttavia, Serra ha anche sottolineato le difficoltà che gli scienziati italiani incontrano nel perseguire la propria carriera nel paese. Sebbene l’Italia fornisca una buona formazione universitaria, molti giovani ricercatori devono guardare all’estero per retribuzioni migliori. Lo stipendio medio di un astrofisico in Italia è considerato minimo, con soli millecinquecento euro al mese.

Nonostante tutti gli ostacoli, sia Serra che altri “cervelli in fuga” sono determinati a portare avanti le loro passioni scientifiche, in particolare nel campo delle onde gravitazionali. La decisione finale sulla sede dell’Einstein Telescope viene attesa con grande attenzione e potrebbe rappresentare una importante opportunità di sviluppo per la Sardegna.

Aroldo Calabresi

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