Dopo il tempo massimo per l’arrivo dei granata, i biancocelesti e gli arbitri lasciano l’Olimpico. Ora la palla va al giudice sportivo. Direttore sportivo: “Abbiamo seguito le regole, ma avremmo preferito giocare”
Lo schema è quello usuale per le partite post-pandemia. Con gli steward in fila ei pochi professionisti ammessi in tribuna. Ma Lazio-Torino non ha giocato. Tutti ampiamente attesi, tutti ampiamente annunciati. Ma la decisione della Lega di non rimandare la partita ha fatto sì che il club laziale avesse tutto preparato come se stesse giocando. E la Lazio si è adeguata, presentandosi regolarmente allo stadio un’ora e mezza prima del calcio d’inizio. Ovviamente allo stadio era presente anche la squadra arbitrale, guidata dal direttore di gara nominato Piccinini. È stato lui a notare la mancanza di presenza della squadra ospite, il Torino, ea mettere tutto sul tabellone. Atto che avvierà poi tutto l’iter normativo che, in un primo momento, dovrebbe prevedere la sconfitta al tavolo del Toro che poi farà ricorso, anche sulla base del precedente Juve-Napoli.
LE PAROLE DELLA TARA
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La Lazio, dal canto suo, ha seguito il consueto iter pre-partita. Con tanto allenamento dato all’arbitro. Inzaghi aveva schierato questo undici: Reina; Musacchio, Hoedt, Acerbi; Parolo, Milinkovic, Escalante, Pereira, Lulic; Caicedo, Muriqi. Formazione in gran parte ridisegnata, quindi. Probabilmente non sarebbe stato lo stesso se il gioco fosse stato giocato, ma quell’elenco era ancora sul disco.
Rumoroso
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A pochi minuti dall’orario fissato per il calcio d’inizio, è intervenuto il ds Igli Tare: “Potrei dire tante cose, ma le tengo per me – ha detto l’allenatore a Sky -. Abbiamo rispettato le regole. E siamo arrivati a Ora aspettiamo 45 minuti e poi lasciamo tutto nelle mani delle autorità competenti. Avrei preferito giocare? Assolutamente sì. Ci faceva comodo non giocare, ma il campionato va rispettato. aspettiamo lo stesso epilogo Juve-Napoli? Entra in quella dinamica, fai solo i compiti. Le ragioni del Torino? Non devo capire, devo solo rispettare le regole della Lega. Sappiamo come stanno le cose. sei qui e questa è l’unica cosa che conta. Adesso aspettiamo, poi chi deve decidere deciderà “.
L’EPILOGO
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Al termine di uno strano pomeriggio, l’arbitro Piccinini e la Lazio lasciano l’Olimpico. Dopo aver atteso i canoni per 45 minuti e visto l’assenza della squadra avversaria, il direttore di gara ha decretato che le linee dovessero essere sciolte. All’interno dello stadio sono rimasti solo due giocatori della Lazio, quelli scelti per il controllo antidoping (che si svolgerà come di consueto). Esaurite le formalità, anche questi ultimi due giocatori (la cui identità, come di consueto, non è stata svelata) lasceranno lo stadio. Ora la palla va al giudice sportivo.
2 marzo 2021 (modifica il 2 marzo 2021 | 20:25)
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