Le ciambelle falliscono sempre con un buco. Distintivo che mi combini. Che sfortuna in alcune occasioni

Sconfitta amara, se sbagli, le ciambelle non sempre riescono con il buco. Tuttavia, puoi anche raddrizzarlo dopo 94 minuti e un rigore sbagliato. La partita in partenza era una partita a scacchi, la Juve spinge forte, il Napoli tiene. Pirlo cambia le carte e con Cuadrado nel 4 e Kulusevski che aiuta ad andare avanti, sembra essere più propositivo. Gattuso non cambia molto e spera di recuperare la velocità dei suoi sfavoriti. Il risultato è un primo tempo teso con tante azioni ma nessuna veramente pericolosa. La Juve dopo i primi 15 minuti di alta tensione soffre un po ‘del Napoli che con Lozano, dopo una grande invenzione di Demme, centra il gol, Szczesny chiude gli occhi e fugge. I bianconeri sono nervosi, sanno che stanno giocando molto e stanno provando ad attaccare duro il Napoli, il che dovrebbe limitare i danni. Ronaldo prova il tiro dall’esterno per centrare i primi 7. Insigne deve difendere piuttosto che offendere e si vede poco, Bakayoko non riesce a contrastare la fisicità dei bianconeri a centrocampo. Il secondo tempo è iniziato male. La Juve accelera forte e mette il Napoli alle corde. Il centrocampista non può sostenere che Demme e Juve riescano ancora ad avere la superiorità. Il gol è in area e prima Ospina si salva sulla linea, poi su corner di Bernanrdeschi, la sfortuna mette Ronaldo davanti alla porta che tacca facilmente. Mertens in campo e vinse subito il rigore. Il Var aiuta Valeri che non lo aveva visto. Insignia è sbagliato sul posto … incredibile ma vero. La fine è assurda con il Napoli che non è riuscito a giocare in seguito, ma al 94 ‘la carambola non è letale come era stata per la Juve. Szczesny si salva ancora e poi arriva il contropiede che chiude il match con Morata in gol. Pesca. Sarebbe potuta essere una gara diversa, avresti potuto perderla ma non così. Gattuso ha sicuramente sbagliato, ma se Insigne non segna, se Bakayoko commette un grosso errore e tutta la squadra scompare nella ripresa, non c’è molto da fare.

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