Le classifiche di Pioli: vari dipinti sui muri di Milanello per capire da dove siamo partiti

Tanta acqua è passata sotto i ponti dal 20 ottobre 2019. Era una domenica di campionato come tante e il primissimo Milan di Pioli, beffato dal 92esimo gol di Calderoni, non è riuscito a superare il Lecce davanti al pubblico di San Siro. (2-2 il risultato finale). Dodici mesi dopo, tutto è cambiato: i rossoneri sono in testa alla classifica e da mesi sono imbattuti.

2020 DA SCREAM – Un giro esaltante, quello di Ibra e compagni, guidati magistralmente da un allenatore, Stefano Pioli, appunto! – che ha saputo conquistare prima il gruppo, poi la dirigenza e i tifosi. L’altra sera, dopo la vittoria nel derby, ha spiegato che negli spogliatoi di Milanello era appesa una classifica particolare. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, si tratta di una scheda che cambia contenuto ogni settimana (a seconda di ciò che l’allenatore sceglie di evidenziare), ma include anche una parte fissa, ovvero la classifica. 2020, che vede il Milan primo con 57 punti di vantaggio su Atalanta (56) e Juve (49).

NUMERI IMPORTANTI – Pioli non vuole migliorare l’ambiente o vantarsi del proprio lavoro. Il punto è ricordare ai giocatori da dove hanno iniziato e cosa sono stati in grado di fare. Stavamo parlando della parte “variabile”. È una sorta di focus su cosa sta succedendo e cosa no (tiri, contrasti, opportunità create, ecc.). In questo anno solare il Milan domina in molte classifiche (media punti, numero di vittorie, gol subiti e porta inviolata), ma la strada è ancora lunga e Pioli non ha intenzione di mollare. D’ora in poi, è imperativo mantenere la soglia dell’attenzione molto alta.

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