I ricercatori hanno selezionato 26.318 donne di età compresa tra 35 e 69 anni e le hanno divise in gruppi in base alla loro dieta sulla base di un questionario dettagliato che hanno completato dal 1995 al 1998. Oltre ai mangiatori di carne regolari che mangiavano più di cinque porzioni di carne a settimana, c’erano occasionali mangiatori di carne che mangiavano meno carne, pescatari che non mangiavano carne ma mangiavano pesce e vegetariani che non mangiavano né carne né pesce. Quindi, sulla base dei dati dell’ospedale, i ricercatori hanno determinato quante fratture dell’anca si erano verificate in questi gruppi negli oltre 22 anni dopo aver completato il questionario.
I risultati hanno mostrato che nelle donne sono state diagnosticate 822 fratture dell’anca. E che le donne vegetariane avevano un rischio maggiore del 33% di rompersi l’anca rispetto alle normali mangiatori di carne. Questo non è stato il caso dei carnivori e dei pescatari occasionali che hanno ottenuto punteggi così come dei carnivori regolari.
Secondo gli scienziati, sono necessarie ulteriori ricerche per confermarlo negli uomini e nelle popolazioni non europee. E per identificare le cause responsabili della differenza di rischio percepito. In particolare, raccomandano ulteriori ricerche sul possibile ruolo dell’indice di massa corporea e dei nutrienti presenti in abbondanza negli alimenti di origine animale.
Fanno queste raccomandazioni perché studi precedenti hanno dimostrato che l’IMC e il peso corporeo sono in media più bassi nei vegetariani e che esiste una relazione inversa con il rischio di fratture dell’anca. Il grasso corporeo insufficiente può ridurre l’assorbimento degli urti all’anca durante una caduta, che è responsabile del 90% delle fratture dell’anca. L’aumento della massa grassa può anche aumentare la forza ossea attraverso un aumento dello stress meccanico e una maggiore produzione di estrogeni.
Secondo i ricercatori, una seconda possibile ragione per il maggior rischio di fratture dell’anca nei vegetariani è il loro basso apporto di nutrienti abbondanti nei prodotti animali e importanti per la salute delle ossa. Precedenti studi hanno riscontrato una minore assunzione di proteine, calcio, vitamina D e vitamina B12 nei vegetariani e hanno suggerito un’associazione protettiva tra questi nutrienti e il rischio di fratture dell’anca.
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