La campagna sussurra sui possibili comportamenti transfrontalieri dei presentatori televisivi olandesi di maggior successo di tutti i tempi va avanti da settimane. Vengono ripetutamente fatte speculazioni sul comportamento di Van Nieuwkerk nel suo ruolo di presentatore di De Wereld Draait Door.
Ma i fatti, andiamo. Almeno per ora. Per ora si tratta di indiscrezioni, basate sulla saga, su cui De Volkskrant sta lavorando da sei mesi per completare la storia.
Van Nieuwkerk non può difendersi dal circuito delle chat che, con l’arrivo delle juice chain, si estende a tutti i tipi di media. Il tipo di comportamento trasgressivo che ciò implicherebbe in Van Nieuwkerk è completamente oscurato.
brutte parole
Presentare un talk show cinque volte a settimana con oltre un milione di telespettatori ogni giorno e questo richiede molte persone per anni. Tutti possono capire benissimo che le tue emozioni a volte giocano un ruolo nel tuo lavoro. È normale che qualche volta nella preparazione vengano lanciate brutte parole durante le riunioni editoriali in questa alta tensione. E riconoscibile.
Da qualche parte è stato anche suggerito che Van Nieuwkerk abbia stretto una relazione amichevole con uno dei suoi ospiti abituali. È vietato o cosa?
Sicuramente sapevamo che gli “esperti” al tavolo DWDD facevano parte della cricca regolare dello spettacolo. Se ti piaceva Matthijs allora eri un ospite ogni settimana, gli altri venivano lasciati indietro. L’attuale ministro dell’Istruzione, Robbert Dijkgraaf, deve anche il suo lavoro politico alle sue apparizioni a Van Nieuwkerk.
La storia mai raccontata di Matthijs sta già danneggiando la sua reputazione. De Volkskrant attende quindi con impazienza la pubblicazione, soprattutto perché è uno dei creatori di programmi più popolari.
Concetto espandibile
Perché anche il doloroso caso che ha coinvolto l’ex parlamentare Gijs van Dijk (PvdA) ha mostrato che il “comportamento trasgressivo” è un concetto molto flessibile. In altri casi, come nel caso del cantante Danny de Munk, bisogna anche stabilire se ci sono reati o se si tratta ovviamente anche di una questione privata molto dolorosa. Per Mai Spijkers, l’editore di libri più venduto, si tratterebbe di creare una cultura della paura nei propri affari.
Le voci sulle prossime rivelazioni sono difficili da fermare. Il gossip è lo sport nazionale n. 1 e la “vittima” è praticamente indifesa. Deve essere già un momento terribile per il creatore del programma Van Nieuwkerk. La spada di Damocle pende sopra la sua testa. Avrà senz’altro modo, tramite De Volkskrant, di difendersi nell’ambito di un contraddittorio (che potrebbe essersi già svolto), ma anche qui le fonti si riveleranno anonime (a causa della tutela richiesta).
Danno alla reputazione
Il fatto che ci voglia ancora così tanto tempo prima che la storia venga pubblicata dice abbastanza. Il giornale non vuole avere sulla coscienza un serio attacco alla reputazione di Van Nieuwkerk, senza che la vicenda non sia completamente impegnata nel giornalismo. Il fatto che ci sia stata una fuga di notizie sull’imminente pubblicazione del rapporto è già abbastanza grave per Van Nieuwkerk.
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