In un primo momento, i Paesi Bassi non volevano collaborare con la giustizia italiana.
Due ex dirigenti finanziari del sito di affitti vacanze originariamente olandese Booking.com saranno presto interrogati per possibile evasione fiscale in Italia. La Procura olandese collaborerà con l’Italia per le indagini su Olivier Bisserier e Marcela Martin. L’Italia aveva già aperto questa indagine nel 2018.
La Guardia di Finanza, controparte italiana della FIOD, afferma che Booking.com ha evaso 153 milioni di euro di tasse affittando case vacanza tra il 2013 e il 2019. Bisserier è stato Chief Financial Officer di Booking dal 2013 al 2019, Martin dal 2019 al 2020.
Gli italiani avevano inviato una prima missione di ricerca europea nell’agosto 2018, ma è stata rifiutata dai Paesi Bassi. Una versione adattata con maggiori informazioni di un anno dopo alla fine ha portato a una riunione dei sistemi giudiziari italiano e olandese il mese scorso. A gennaio i Paesi Bassi consegneranno i dati richiesti dall’Italia e verranno intervistati i due ex amministratori. I Paesi Bassi stanno aprendo la strada.
La Guardia di Finanza ritiene che Booking.com avrebbe dovuto trattenere le tasse sull’affitto di alloggi da parte di privati. Spesso non hanno una propria partita IVA. La riserva specifica che è responsabilità dei proprietari e che la società funge solo da intermediario.
(ANP)
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