L’hacker di Mechelen comparirà davanti a un giudice belga mercoledì e, se possibile, sfuggirà a una pena detentiva di 22 anni negli Stati Uniti (Mechelen)

L’hacker di Mechelen comparirà davanti a un giudice belga mercoledì e, se possibile, sfuggirà a una pena detentiva di 22 anni negli Stati Uniti (Mechelen)

Malinois Kevin D. è stato arrestato a Milano dopo aver violato i sistemi informatici di American Arlines.

Malinois Kevin D. è stato arrestato a Milano dopo aver violato i sistemi informatici di American Arlines. © rr

Mechelen

Kevin D., un Mechelen incarcerato in Italia, comparirà mercoledì davanti al tribunale penale di Mechelen. Se ritenuto colpevole, il 28enne non può essere estradato negli Stati Uniti. Le autorità del Texas vogliono processarlo per aver violato il sistema informatico dell’American Airlines.

Stijn Van de Sande

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Kevin D. è stato condannato per pirateria informatica in passato. L’uomo è stato sospeso dalla libertà vigilata davanti al tribunale di Mechelen per aver violato, tra l’altro, i sistemi informatici del cinema Utopolis e dell’operatore di telecomunicazioni Mobistar. Ma ha anche fatto irruzione nei sistemi sopraelevati. Ad esempio, ha prenotato diversi biglietti di business class gratuiti. Questo è successo a Brussels Airlines, ma anche ad American Airlines.

Gli americani prendono sul serio i fatti, che non facevano parte del fascicolo belga. American Airlines ha intentato una causa e un tribunale del Texas ha emesso un mandato d’arresto internazionale. Il Belgio si è rifiutato di collaborare all’estradizione di Kevin D., ma il giovane ha ricevuto anche un messaggio internazionale, senza che lui o i suoi avvocati ne fossero informati. Quando ha voluto assistere a una partita di calcio a Milano, è stato sollevato dal letto e arrestato.

Procedura belga

Da allora D. è incarcerato nel carcere di San Vittore a Milano, dove è in attesa di notizie. La Cassazione e il Ministro italiano hanno già dato il via libera all’estradizione, ma insieme ai colleghi italiani, gli avvocati Frédéric Thiebaut e Sven Mertens sono riusciti a sospendere temporaneamente la procedura di estradizione fino a metà settembre. Nel frattempo è stata avviata una procedura anche in Belgio. Ecco perché mercoledì D. dovrà comparire davanti al tribunale penale di Mechelen per frode informatica.

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In questo modo, gli avvocati sperano di bloccare definitivamente l’estradizione. Una persona può essere condannata solo una volta per gli stessi reati. Se il giudice di Mechelen pronuncia una condanna nei confronti di Kevin D., un’ulteriore condanna negli Stati Uniti non è quindi più possibile. Rischia 22 anni di carcere in Texas. È molto più della pena massima rispettivamente di cinque e due anni che rischia in Belgio per pirateria informatica esterna e frode informatica.

La tragedia

I genitori di Kevin hanno potuto visitare per la prima volta il figlio a giugno nel carcere italiano. Alla fine è diventato troppo per padre Alex. Morì di infarto poco dopo. “E’ una tragedia per tutta la famiglia”, ha detto l’avvocato difensore Frédéric Thiebaut. “Speriamo che questo incubo possa finire il prima possibile. La famiglia ha fiducia nel processo giudiziario belga.

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