Gli archeologi hanno scoperto uno scheletro di 31.000 anni in una grotta nel Borneo. Allo scheletro manca la parte inferiore della gamba sinistra, dicono gli scienziati a causa di un intervento chirurgico. Ciò renderebbe lo scheletro la più antica prova di chirurgia medica mai trovata.
Di Robbert van der LindeLo scheletro apparteneva a un giovane. Secondo scienziati australiani e indonesiani, è sopravvissuto all’operazione in cui la sua gamba sinistra è stata amputata da bambino. Il modo in cui l’osso si è ripreso in seguito suggerisce che la persona sia vissuta almeno da sei a nove anni dopo la procedura.
Questa scoperta getta nuova luce sul corso della storia umana, in particolare nel campo della medicina. L’amputazione di un arto è un’operazione rischiosa anche con i mezzi moderni. Ora sembra che le persone siano state in grado di eseguire un’operazione del genere molto prima di quanto si pensasse.
“Questa prova sorprendentemente precoce di un’amputazione riuscita indica che le persone in questo campo avevano già conoscenze mediche avanzate all’epoca”, hanno affermato gli scienziati. La loro ricerca è stata pubblicata sull’autorevole rivista scientifica Natura.
Prima della scoperta dello scheletro nel Borneo, un osso trovato in Francia era la prima prova di amputazione. Lo scheletro francese apparteneva ad un anziano contadino, il cui braccio settemila anni fa è caduto sopra il gomito.
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