Un paziente su due presenta ancora sintomi quali affaticamento, dispnea da sforzo e palpitazioni. Lo studio di Papa Giovanni tra le prime opere al mondo che indagano sulle conseguenze lasciate dal virus.
Uno su due ha ancora sintomi come affaticamento, dispnea da sforzo e palpitazioni. Le donne in particolare riferiscono di essere stanche quasi il doppio delle volte. Una piccola parte non è ancora in grado di svolgere le sue normali attività e lavoro e ha perso la propria indipendenza o addirittura, in alcuni casi, non è più autosufficiente. I risultati a livello psicologico sono importanti, con Il 30% è ancora alle prese con aspetti traumatici legati al Covid-19 anche se, per la grande maggioranza di loro, hanno mezzi personali sufficienti per reagire.
Ecco i principali risultati di studio clinico dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che ha progettato e gestito, tra i primi centri al mondo, un percorso di cura, cura e studio dei pazienti ricoverati da Covid-19 e passati per l’ospedale di Bergamo, quello di San Giovanni Bianco e il Presidio Medico Avanzato alla Fiera di Bergamo. In totale sono stati valutati 1.562 pazienti che si sono ammalati tra febbraio e agosto 2020, durante la prima ondata epidemica, e sono stati oggetto di controlli di follow-up tra maggio e ottobre; la pubblicazione copre i primi 767 di questi pazienti.
L’opera, dal titolo “Surviving Covid-19 in Bergamo Province: a post-acute ambulatio re-evaluation”, è stata pubblicata su Epidemiology & Infection, e porta la firma di Serena Venturelli, specialista in malattie infettive di Papa Giovanni XXIII, primo autore, Marco Rizzi – direttore del reparto malattie infettive dell’Ospedale di Bergamo e convocato dall’OMS al tavolo di lavoro internazionale creato su questo tema -, Simone Benatti, Francesca Binda, Gianluca Zuglian, i pneumologi Gianluca Imeri e Caterina Conti, psicologhe Ave Maria Biffi e Simonetta Spada, direttore del dipartimento di salute mentale Emi Bondi, neurologa Giorgia Camera, fisiatra Roberta Severgnini, cardiologo Andrea Giammarresi, medico d’urgenza Claudia Marinaro, endocrinologo Alessandro Rossini, radiologo Pietro Bonaffini, direttore del laboratorio di analisi chimico-cliniche Giovanni Guerra, direttore del centro studi clinici Antonio Bellasi, Monica Casati e Simonetta C esa, direttore della gestione delle professioni sanitarie e sociali.
Trovate tutti i risultati dello studio dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo sull’edizione de “L’Eco di Bergamo” in edicola il 21 gennaio 2021.
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