La perseveranza ci riprova. Dopo aver fallito il primo campionamento del suolo marziano il 6 agosto, il rover della NASA in missione sul pianeta rosso ha preso di mira una nuova roccia, chiamata ‘Rochette’, che in questi giorni proverà a ‘graffiare’ con il suo braccio robotico per testarne la consistenza , in vista di un eventuale ritiro del materiale previsto per la prossima settimana. Lo ha annunciato l’agenzia spaziale statunitense sul blog della missione.
Il rover si trova nei pressi del cratere Jezero su un crinale, chiamato ‘Cittadella’, che è ricoperto da numerose rocce apparentemente resistenti all’erosione del vento: questo fa pensare che abbiano una buona consistenza e che le perforazioni non debbano polverizzarle come ha fatto lui. il primo tentativo all’inizio del mese. Se l’operazione sulla roccia di La Rochette va a buon fine, Perseverance prenderà un campione più sottile di una matita e lo collocherà in uno dei 42 tubi di titanio che ha ancora.
Prima di sigillarlo, effettuerà un controllo finale con lo strumento Mastcam-Z e attenderà che i tecnici della NASA controllino le immagini per verificare l’effettiva presenza del campione nella provetta. Questo passaggio in più è stato aggiunto alla procedura subito dopo il flop del 6 agosto: in questo caso si è scoperto solo dopo diversi giorni che il tubo chiuso era effettivamente vuoto. Tuttavia, parte dell’atmosfera marziana è rimasta intrappolata all’interno, che può essere analizzata una volta che i campioni sono tornati sulla Terra.
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