Massiccia manifestazione di solidarietà a Berlino per i manifestanti iraniani: “E’ una rivoluzione”

A Berlino, decine di migliaia di persone hanno preso parte a una manifestazione di solidarietà per i manifestanti che scendono in piazza in Iran a rischio della loro vita per i diritti delle donne e contro l’oppressione. La polizia di Berlino stima che circa 80.000 persone abbiano preso parte alla marcia di protesta, molto più delle 50.000 pianificate dall’organizzazione.

La protesta di Berlino è una dimostrazione di sostegno agli iraniani che protestano nel Paese dalla morte del 22enne iraniano-curdo Mahsa Amini. È morta in custodia di polizia dopo essere stata arrestata dalla polizia morale iraniana per non essersi coperta adeguatamente la testa. In proteste più di 200 persone sono state uccise in Iran da allora, secondo i gruppi per i diritti umani.

La marcia di solidarietà è partita dalla Colonna della Vittoria nel parco cittadino di Tiergarten. La folla si è poi spostata nel distretto governativo di Berlino, che ospita molte ambasciate tedesche ed edifici governativi. I membri della comunità curda questa mattina hanno anche deposto corone di fiori all’ambasciata iraniana e hanno osservato un minuto di silenzio.

“Non è più una protesta, è una rivoluzione in Iran”, ha detto un partecipante alla protesta:

Il filmato della marcia mostra una grande folla che sventola bandiere curde e iraniane e canta slogan come “Morte a Khamenei”, una maledizione diretta contro il leader spirituale supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei. Hanno anche gridato “donna, vita, libertà”, uno slogan usato più spesso dal movimento indipendentista curdo e ora un grido ricorrente nelle proteste dopo la morte di Amini.

Secondo l’organizzazione della manifestazione a Berlino, la Woman Life Freedom-Kollektiv, i partecipanti provenivano da tutta Europa. L’azione ha ricevuto anche il sostegno di molte altre organizzazioni che difendono gli iraniani.

Il partecipante iraniano-olandese Shakib Lolo, anche lui oggi a Berlino, ha detto all’agenzia di stampa AP che è di grande importanza che il movimento di protesta internazionale agisca come voce dei manifestanti che vengono assassinati durante le proteste in Iran. “Non è più una protesta, è una rivoluzione, in Iran. E il mondo ha bisogno di vederlo”.