Medio Oriente, il primo ministro israeliano Netanyahu: “L’operazione a Gaza richiederà molto tempo”

Dall’inizio del conflitto le vittime a Gaza sono arrivate a 192 e di questi 58 bambini e 34 donne, 1.235 sono feriti. Nella notte tra sabato 15 e domenica 16 maggio, dopo la forte ondata di razzi dalla Striscia in poi tel Aviv e nel centro del Paese, durante un attacco dell’aeronautica militare israeliana (circa 90 bersagli colpiti) in una strada centrale di Gaza City, 33 persone sono state uccise, comprese 12 donne e 8 bambini con tutta la famiglia di al-Athab distrutta. E le perdite potrebbero essere maggiori dato che stanno ancora scavando le macerie. Nella Striscia di Gaza, inoltre, c’è una crescente “emergenza umanitaria”, visto che mancano acqua, elettricità e benzina per i gruppi elettrogeni e si ingrossano le fila dei profughi.

L’esercito israeliano ha ripetutamente affermato che “Hamas pone deliberatamente obiettivi militari tra la popolazione civile, esponendola al pericolo. Israele prende di mira direttamente anche i leader dell’organizzazione: ad esempio, la casa del leader politico di Hamas Yahia Sinwar era il dipartimento della logistica. Tra le case colpite ci sono quelle di Hamas numero 2 Halil al Aya o il capo della polizia Tawfik Abu Naim.

Decine di attacchi israeliani

L’esercito israeliano ha lanciato dozzine di attacchi nella Striscia di Gaza nelle ultime ore: hanno detto all’Afp testimoni nell’enclave palestinese, dove gruppi armati hanno lanciato razzi contro Israele. Decine di missili sono atterrati in diverse parti dell’enclave palestinese. In una breve dichiarazione, l’aviazione israeliana ha detto che i suoi combattenti stavano colpendo “obiettivi terroristici” a Gaza.

Da Gaza, dall’inizio del conflitto, sono arrivati ​​circa 3.000 razzi (1.500 intercettati), superando quelli lanciati durante lo scontro del 2019 e anche quelli lanciati nel 2006 dagli Hezbollah libanesi. Ci sono 10 morti nello stato ebraico: un budget che avrebbe potuto essere molto più ampio senza il sistema di difesa diUna cupola di ferro.

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“L’esercito ha colpito più di mille obiettivi a Gaza con un pesante tributo su Hamas, compresa la sua rete sotterranea. Nessun terrorista è immune”, ha detto Netanyahu, osservando che l’esercito “ha disabilitato il Torri del terrorein riferimento ai grattacieli distrutti dall’aviazione, compreso uno che ha ospitato media internazionali come Associated Press e al-Jazeera. “Questo – ha insistito – era un obiettivo perfettamente legittimo perché è la sede di un ufficio di Hamas”.

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