“Mezzo milione di mancia per lo squat Tefaf”

Viene offerta una ricompensa di mezzo milione di euro per la mancia d’oro per il brutale furto di gioielli durante il Tefaf lo scorso giugno. De Telegraaf scrive che l’assicuratore mette da parte l’importo della mancia record per recuperare i gioielli.

Un portavoce dell’agenzia di risarcimento danni, Charles Taylor Adjusting, ha detto al giornale che presumeva che dietro lo squat ci fosse la banda delle Pantere Rosa. “Il tipico dress code, il metodo di lavoro, la velocità, la professionalità”, riassume i motivi della sua diffidenza. “Non hanno commesso un errore, per quanto ne so.”

Quattro uomini ce l’hanno fatta il quarto giorno della fiera internazionale d’arte fornito alle finestre con gioielli preziosi. I vetri di sicurezza sono stati frantumati con forza bruta, mentre gli astanti armati sono stati tenuti a bada.

Poco dopo lo scoppio della violenza, gli autori sono fuggiti con il loro bottino:

L’addetto ai sinistri dice per la prima volta a De Telegraaf che sono stati rubati dieci gioielli, inclusa una collana con un diamante giallo da 114 carati. Non commenta il valore del bottino.

L’esperto spera che i colpevoli possano essere arrestati. Sospetta che abbiano passato la notte vicino a Maastricht, mentre esploravano la borsa due giorni prima dello squat. Inoltre, sono state scattate foto nitide degli uomini. “La gente doveva riconoscerli”.

La polizia non vuole speculare sulla possibilità di essere scoperti poiché le indagini sono ancora in corso. Un portavoce ha detto al giornale: “Non siamo scontenti e positivi sull’andamento delle indagini”.