Il Milan è pronto ad accogliere Brahim Diaz, l’ennesimo golpe giovanile di un’estate proficua per i tifosi rossoneri: come annunciato da Calciomercato.com, il ventunenne, dotato di grande tecnica e impressionante duttilità, accadeal Real Madrid in prestito secco, con la promessa di parlarne ancora il prossimo giugno. Ma conosciamo meglio questo artista offensivo classe ’99, ve ne abbiamo parlato per la prima volta nel 2017, quando era seguito dal direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio, chi lo aveva anche visionato in Youth League ai tempi di Manchester Ciry.
GUARDIOLA STREGATA, L’IDOLO MESSI E LA CITTÀ CON IL ‘MAGO’ SILVA – Nato a Malaga da padre marocchino, Abdelkader, e madre spagnola, è dichiarato nel settore giovanile andaluso: Il Barcellona lo vede subito con Guardiola che è stregato dell’eccellente tecnica di Diaz, tante invitalo al Camp Nou per presentarlo al suo idolo Messi. Ma questo è il file Manchester City, nel 2013, per acquistarlo, offrendo una figura indispensabile al suo ex club. Giusto guardare Cittadini espone in campo europeo, nella Youth Champions League: divenne subito uno dei pezzi di pregio diAccademia, crescere sotto l’ala protettiva del Mago David Silva, con cui condivide la capacità di saper dare alla palla un “tu” e la flessibilità per ricoprire più ruoli.
INIZIO COME PREDESTINATO E REALE, RICERCATO DA ZIDANE: IL FUTURO A THEO? – In Inghilterra, trova anche lo stesso Guardiola che lo aveva corteggiato a lungo: esordio in prima squadra a 17 anni e in Premier a 19 anni, con Il debutto in Champions League ha appena raggiunto la maggiore età. Ma nel City, grazie ad una competizione molto fitta, gioca pochissimo: in due stagioni e mezzo segna 15 presenze e 5 gol. Nonostante questo, Il Real Madrid decide di scommettere molto su di lui, comprandolo per la bellezza di 17 milioni di euro, sotto la pressione di un altro “nobile” ammiratore, il suo tecnico Zinedine Zidane. Tuttavia, anche a Madrid è chiuso da Isco, James Rodriguez, Hazard, Asensio, Vinicius, Rodrygo, Lucas Vazquez e Bale: ora l’avventura a Milano, per cercare di esplodere sulla scia di quanto ha fatto Théo Hernandez, incompiuto in Spagna e protagonista in Italia.
IL RUOLO NEL MILAN E L’OPERAZIONE ‘ALLA THEO’ – Mancino, a Pioli, il Milan può giocare nei tre dietro all’attaccante, sia partendo da destra, il suo ruolo più simpatico, sia dal sinistra, ma anche come regista, sostituirà Jack Bonaventura. Ipoteticamente, quindi, arriva come deputato di Castillejo o vice di Calhanoglu, ma è un calciatore ideale per 4-2-3-1. UN’Operazione “Theo”, quello che i tifosi del Milan sperano accada di nuovo, magari senza l’ultimo saluto: Brahim Diaz è pronto a tuffarsi nel mondo rossonero.
@ Aleigio89
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