Più di due anni dopo la gassazione di oltre 15 milioni di visoni, questi animali possono essere nuovamente allevati in Danimarca. La resistenza ai programmi di allevamento sta crescendo.
La Danimarca era il più grande produttore mondiale di pellicce di visone, ma il virus corona ha messo fine a tutto questo. Alla fine del 2020, è scoppiato il panico dopo la scoperta di una mutazione della corona in un allevamento di visoni. Dodici persone sono risultate infette. Gli esperti hanno avvertito che ciò potrebbe avere conseguenze sull’efficacia dei vaccini corona. Il governo danese ha quindi adottato una misura drastica: tutti i visoni dovevano essere uccisi.
Poco dopo questa enorme operazione, si è scoperto che la decisione era stata presa per motivi illegali. Gli animali potevano essere macellati solo nelle aree intorno alle quali erano state rilevate infezioni. Lo scandalo dei visoni alla fine ha fatto cadere il governo guidato dal primo ministro Mette Frederiksen.
Test corona per esseri umani e animali
Il divieto di allevamento di visoni è scaduto il 1 gennaio. Gli esperti sanitari affermano che il rischio per la salute pubblica è limitato. Tuttavia, d’ora in poi un test corona obbligatorio si applica sia agli animali che al personale. È improbabile che milioni di visoni vengano nuovamente tenuti in gabbia per le loro costose pellicce. Solo l’1% (14 aziende) degli allevatori di visoni ha chiesto un risarcimento per sospendere temporaneamente la produzione. Hanno ripreso le operazioni e finora hanno importato circa 10.000 visoni da Islanda, Norvegia, Spagna, Polonia e Finlandia.
C’è una grande resistenza alla revoca del divieto di allevamento. La richiesta di pellicce è in calo da anni, molte case di moda hanno smesso da tempo di utilizzare la pelliccia animale nelle loro collezioni. Gli antichi allevatori credono che i giorni dell’allevamento di visoni in massa siano finiti. I programmi di allevamento sono vietati nei Paesi Bassi dal 2021.
L’Europa senza pelliccia
Anche le organizzazioni per il benessere degli animali stanno protestando contro la revoca del divieto di allevamento danese. Ottantacinque club di difesa degli animali, uniti nel Eurogruppo per gli animali, raccolte con l’iniziativa dei cittadini europei L’Europa senza pelliccia circa 1,2 milioni di firme in 7 mesi. L’obiettivo è un’Europa senza pellicce vietando l’allevamento di animali per le loro pelli e la vendita di pellicce. Le firme saranno presentate alla Commissione europea a Bruxelles. Avendo più di un milione di firme, la CE è obbligata a esaminare l’iniziativa proposta.
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