More e lamponi italiani non conoscono la parola crisi

More e lamponi italiani non conoscono la parola crisi

Ci sono segmenti di prodotto che, nonostante l’attuale contesto di incertezza e crisi economica internazionale, non risentono di un calo degli ordini o di un calo dei consumi. Uno di questi è il frutto di bosco.

confezione di more

“Abbiamo raccolto le prime more e lamponi a metà ottobre. Da allora la domanda è rimasta costante, nonostante la presenza di prodotti provenienti da altri paesi del Mediterraneo e dall’America Latina”, spiega Alberto De Vincenzis, direttore commerciale di OP Terre della Luce, un’associazione di produttori nella regione meridionale italiana della Basilicata. “Riforniamo principalmente i mercati all’ingrosso delle regioni Lazio, Lombardia e Veneto, ma riceviamo ordini anche dall’estero attraverso i clienti di Verona. I nostri frutti sono molto apprezzati per la loro qualità, salute e freschezza. I piccoli frutti fanno ancora parte del mercato di nicchia italiano per i consumatori ad alto reddito che prestano molta attenzione alla propria salute. Nei paesi del nord Europa, il mercato dei piccoli frutti è già molto più solido. Prevediamo persino una crescita esponenziale negli anni a venire. ”

Alberto De Vincenzis

La novità del prossimo anno a marchio OP Terre della Luce è la coltivazione di mirtilli su 2,5 ettari. Le piante saranno messe a dimora alla fine di quest’anno e l’associazione dei produttori potrà garantire ai propri clienti una gamma completa di frutti rossi. “Il mirtillo ha una shelf life piuttosto lunga e la domanda è in costante aumento. Dobbiamo competere con l’offerta dalla Spagna, dal Marocco e soprattutto dai paesi dell’America Latina. Per competere con questi Paesi, dobbiamo essere in grado di offrire un prodotto di alta qualità durante i mesi invernali, quando la domanda in Europa è alta ei prezzi sono più vantaggiosi”, continua De Vincenzis.

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Avvio della coltivazione del mirtillo

Giuseppe Santarcangelo, tecnico colturale e responsabile degli appezzamenti a frutti rossi, ci aggiorna sul calendario di raccolta e sulle tecniche colturali: “Per entrambe le colture assicuriamo impianti scaglionati per avere un calendario di raccolta più ampio. La coltivazione, che avviene su substrato, è suddivisa in appezzamenti di mezzo ettaro. Abbiamo more per circa 6 mesi all’anno, mentre possiamo raccogliere lamponi ininterrottamente da ottobre a giugno.

Il clima non è stato sfavorevole alla coltivazione dei frutti rossi. “Le alte temperature di ottobre e novembre ci hanno permesso di raccogliere grandi quantità, che hanno trovato un cliente senza problemi”, continua il tecnico della coltivazione.

“Utilizziamo fitosanitari chimici una sola volta, ovvero entro 10 giorni dalla semina, per contrastare meglio la formazione di funghi. Poi si passa a strategie di difesa integrata delle colture con insetti benefici e tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente. Dopo tutto, vogliamo un prodotto privo di residui”.

Per maggiori informazioni:
OP Terre della Luce Soc. Cooperativa. Contadino
Via San Maurizio, 60
75025 Policoro (MT) – Italia
Tel: +39 (0)835 18.52.977
[email protected]
terredellaluce.it

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