Ercole Baldini muore a Forlì. L’ex campione del mondo aveva 89 anni. Il ‘Treno di Forlì’, come veniva chiamato, fu un formidabile avversario sia in pista che su strada.
Il 1956 e il 1958 sono i suoi anni migliori. Nel 1956 Ercole Baldini vinse l’oro alle Olimpiadi di Melbourne battendo il record mondiale dell’ora amatoriale di 44,870 km. Nel settembre dello stesso anno, al velodromo Vigorelli di Milano, batte il record mondiale dell’ora di Jacques Anquetil a 46,394 km. Fu dunque un lontano predecessore di Filippo Gana.
Nel 1957 passò al professionismo con il Legnano e non solo divenne campione italiano, ma vinse anche il Trofeo Baracchi, una cronometro a coppie, al fianco di Fausto Coppi.
Nel 1958 divenne nuovamente campione nazionale, ma in aggiunta divenne anche campione del mondo della Coppa del Mondo di Reims dopo un assolo. L’argento va a Louison Bobet, il bronzo ad André Darrigade. Inoltre, ha vinto il Giro d’Italia e quattro tappe. Nel 1959 finì sesto al Tour. Tre anni dopo, Baldini arrivò ottavo nella classifica finale. Il “treno di Forlì” chiude la sua carriera nel 1964 con la Salvarini, squadra di Vittorio Adorni per la quale un anno dopo guiderà anche Felice Gimondi. (hc)
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