Il NASA è impostato per testare un sistema di atterraggio di precisione migliorato, è una tecnologia progettata per facilitare gli atterraggi futuri sulla Luna e su pianeti come Marte, primo nell’elenco delle missioni di esplorazione per il prossimo decennio.
It sistema “Atterraggio sicuro e preciso – Evoluzione delle capacità integrate” (SPLICE) non rappresenta una tecnologia propriamente nuova, infatti, è composta da una serie di laser, una telecamera ottica e un computer in grado di elaborare tutti i dati raccolti dai sensori, utilizzando algoritmi avanzati per l’identificazione potenziali pericoli e regolare i parametri di atterraggio. SPLICE è anche in grado di fare affidamento su qualsiasi satellite precedente o dati di mappatura, il che migliora ulteriormente la sua precisione.
L’obiettivo è quello di poter atterrare in sicurezza in quasi tutti i luoghi, senza dover selezionare in anticipo aree sicure che aumentano la percentuale di successo. È chiaro che tale tecnologia può trovare applicazione non solo in campo aerospaziale, ma l’obiettivo principale è il suo utilizzo per gli sbarchi sulla luna negli anni a venire. Ecco un video della NASA che spiega molto bene come funziona SPLICE durante uno sbarco sulla luna.
La NASA si affida già ad un sistema simile, l’abbiamo visto in azione con gli atterraggi degli ultimi rover su Marte e sarà utilizzato anche con Perseveranza, che attualmente è in viaggio. SPLICE sarà più avanzato e potrebbe rendere le future manovre di atterraggio semplici operazioni di routine.
Nonostante l’esperienza con Marte, i ricercatori hanno ancora dubbi sulle diverse riflettanze superficiali di pianeti o satelliti e su come queste possano influenzare il risultato. La NASA, tuttavia, è fiduciosa e crede che la precisione di SPLICE sarà superiore a qualsiasi altro sistema radar attuale.
Il primo test è già stato annunciato, SPLICE sarà utilizzato in una delle prossime missioni di prova del razzo suborbitale riutilizzabile di New Shepard di Blue Origin. Una volta completato il primo passaggio, tenteremo di tornare sulla Terra testando l’innovativo sistema di atterraggio automatizzato.
Non si conoscevano i tempi ma il primo test dovrebbe svolgersi in tempi relativamente brevi, vi terremo aggiornati non appena ci saranno maggiori dettagli. In chiusura, vi ricordiamo che, nel caso ve lo foste perso, recentemente abbiamo fatto un studio sul funzionamento dei razzi aerospaziali, la lettura che consigliamo.
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