In solidarietà con la Terra, anche il Pianeta Rosso ha abbracciato pienamente lo spirito natalizio, allestendo a suo modo una mangiatoia. Il veicolo spaziale Mars Express dell’ESA ha fotografato le sagome rossastre di un angelo e un cuore non lontano dal polo sud di Marte. Il colore perfettamente adatto all’atmosfera di questi giorni è il risultato della composizione delle dune marziane, ricche di pirosseno e olivina, minerali di colore scuro che si trovano anche nelle rocce terrestri.
Effetto groviera. In realtà è estate, nell’emisfero meridionale di Marte, e la regione del Polo Sud, solitamente coperta da una calotta di ghiaccio spessa 1,5 km, sta attraversando una fase di sublimazione: l’anidride carbonica congelata che costituisce lo strato più spesso di ghiaccio polare passa direttamente dallo stato solido allo stato gassoso. Questo processo periodico che si verifica anche su altri pianeti del sistema solare dà luogo a pozzi di sublimazione, cioè depressioni, “tasche vuote” sulla superficie del pianeta: nella foto sopra se ne vede una a sinistra, a destra in corrispondenza con la mano dell’angelo.
Cicatrici e pennellate. Un angelo non sarebbe completo senza l’alone: quello della sagoma marziana è stato scavato in un cratere da impatto, che ha reso visibile la complessa stratificazione del suolo marziano sottostante. Al contrario, i contorni del cuore sono sottolineati da una forte pendenza creata da un processo erosivo, e resa ancora più visibile dai contrasti cromatici. L’origine del materiale più scuro sparso su tutta la superficie marziana non è chiara: potrebbe essersi formata grazie ad antichi processi vulcanici. Gli impatti degli asteroidi e l’erosione potrebbero averlo scavato ei venti marziani potrebbero aver disseminato la superficie.
Immagine topografica delle due sagome su Marte. Le parti più basse e più profonde della superficie sono mostrate in blu e viola, le più alte in bianco, giallo e rosso.
© ESA / DLR / FU Berlino
una regione di grande interesse. La “tela” attorno alle due figure non è bianca: a sinistra dell’angelo sono visibili le strisce lasciate sulla superficie marziana dai diavoli di sabbia, tornado colossali legati alla temperatura del suolo che frustano il pianeta e sollevano materiali da terra per trasportarli altrove. A destra vediamo i fori lasciati da altri piccoli processi di sublimazione. Pochi mesi fa in questa regione di Marte, indizi sulla presenza di tre giganteschi laghi di acqua salata sotto la superficie, che si uniscono a un’altra colossale riserva sotterranea scoperta nel 2018.
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Tutto quello che abbiamo “visto” su Marte
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