Le Olimpiadi di Tokyo per la scherma italiana si sono concluse con una fortissima delusione. I fiorentini italiani sono stati addirittura eliminati ai quarti di finale dal Giappone per 45-43 e salutano troppo presto l’area delle medaglie. Una sfida sicuramente complicata in partenza e che lo è diventata ancora di più nel corso degli attacchi, con giapponesi assolutamente micidiali negli ultimi due.
La partita non è iniziata bene con il 5-2 subito da un Foconi decisamente tiepido contro Matsuyama. Garozzo era riuscito a rifarsi con un bel 7-2 su Saito, riportando gli azzurri in vantaggio. Nel terzo attacco Cassarà si è infortunato dopo alcuni colpi ed è stato sostituito da Giorgio Avola. Tuttavia, l’Italia è sempre rimasta in testa, raggiungendo il 30-28 a tre incontri dalla fine.
Avola ha poi portato gli azzurri a +3 con un buon 5-4 contro Saito, ma il 7-5 di Shikine a Foconi ha alzato le ambizioni nipponiche in vista dell’ultimo assalto tra Garozzo e Matsuyama. Il siciliano aveva già sofferto dal giapponese nel singolo e lo scenario si è ripetuto, con un 6-3 che fa molto male all’Italia e butta il Giappone in semifinale contro la Francia.
Non accadeva dal 1980 che la scherma chiudesse un’Olimpiade senza medaglia d’oro. In questa edizione dei Giochi sono arrivate cinque medaglie, ma la sensazione è che ci sia bisogno di un cambiamento all’interno di tutto il movimento, sia tecnico che come atleti in pedana. Saranno settimane e probabilmente mesi di grandi riflessioni per una scherma italiana che torna a casa con tanto rimpianto.
Foto: Bizzi / Federscherma
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