Meteo: sta arrivando la NEVE! Presto potrebbe scendere a Quasi SEMPLICE. Ti diciamo QUANDO e DOVE
Prestare attenzione all’effetto ASE (Effetto Neve Adriatica)La verità neve fredda e uniforme stanno per tornare. Insomma, avanti dominanza anticiclonica Sarà smontato, almeno in alcune regioni, con i fiocchi di neve che potrebbe quasi cadere terreno pianeggiante. Vediamo quindi da quando e soprattutto dove l’inverno (quello vero) farà sentire maggiormente i suoi effetti nei giorni a venire.
Il novità principale è appena emersa riguarda il passaggio entro giovedì 20 gennaio di un “goccia fredda“o piccolo vortice di bassa pressione che dalla Francia si muoverà rapidamente verso il nord Italia un blocco di aria fredda in alta quota che è staccato da una più ampia depressione dell’Europa settentrionale. Insomma, una zona ambiente dove fa molto più freddo di tutte le zone circostanti. Questo nucleo, guidato da correnti instabili, tende a seguire traiettorie non sempre prevedibile e spesso presuppone senso retrogrado (da est a ovest). Pertanto, il transito di questa particolare figura atmosferica potrebbe destabilizzare l’atmosfera innescandosi rapidi rovesci di neve fino a quote molto basse tra Liguria, basso Piemonte, Lombardia (centro sud Italia) ed Emilia.
Occhi puntati sul fine settimana: secondo gli ultimi aggiornamenti, oltre a un aumento del freddo potremmo assistere ad una curiosa configurazione meteo: stiamo parlando delEffetto neve adriatica (ESA), letteralmente effetto neve del mare Adriatico.
Questo fenomeno particolare si verifica, durante la stagione invernale, quando masse di aria molto fredda e secca come quelle provenienti dal Circolo Polare Artico, preferibilmente di natura continentale (Russia), finiscono per transitare sulla superficie dei nostri mari, spinte da Venti di bora e tramontana.
Queste bozze con temperature di parecchi gradi sotto zero scendono dall’Europa nord-orientale in modo tempestoso come un vento catabatico (vento discendendo un pendio), incanalandosi nelle valli delle Alpi Dinariche (Penisola Balcanica) e quindi organizzandosi lungo canali di confluenza paralleli, verso il mare. Lungo il percorso, quest’aria trae calore e umidità dalla calda superficie del mare che la illumina dal basso, rendendolo instabile.
I contrasti sono davvero notevoli e lungo le fasce di confluenza iniziano a formarsi filari di nubi cumuliformi (come accade nei classici temporali estivi), diretti verso il nostro coste adriatiche. In questa fase interviene un altro elemento tutto italiano, ovvero la presenza di catena appenninica, non lontano dal mare.
La formazione nuvolosa che segue il transito di aria fredda e secca sulla calda superficie del mare Adriatico non ha sempre uno sviluppo verticale eccessivo, con precipitazione quindi spesso non particolarmente significativi.
Ma l’impatto di queste nubi sui rilievi dell’Appennino, precisamente a poca distanza dal mare, fa sì che il i movimenti verticali sono più esasperati e che le nubi stesse hanno uno sviluppo maggiore con la conseguenza nevicata, anche sotto forma di tempesta, alla costa, a causa del forte vento.
Secondo ultimi dati che abbiamo, tra Venerdì 21 e Sabato 22 gennaio si potrebbero creare condizioni ideali per il tipico effetto ASE (effetto neve adriatica), con il rischio più che concreto di vederla neve fino a quote molto basse: le regioni privilegiate saranno quelle della sponda adriatica, in particolare Molise e Puglia, ma con possibili sfondamenti piovosi fino a Basilicata e Calabria.
Rischio di nevicate fino a quote molto basse con l’effetto ASE (Adriatic Snow Effect)
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