No alle operazioni in Yemen, pugno duro con Mosca e stop al ritiro truppe dalla Germania: Biden annulla i piani internazionali di Trump

Fermare il sostegno degli Stati Uniti alla coalizione guidata dai sauditi Yemen, “Linea più dura ed efficiente” con Russia, niente più accoglienza per il rifugiati e fermare il ritiro di 12.000 soldati americani da Germania. La nuova amministrazione Biden annulla con una serie di decreti, che saranno firmati nelle prossime ore, quelli che da quattro anni sono punti fermi della strategia estera di Donald Trump. Per annunciare il cambio di passo, il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale, Jake sullivan, aggiungendo che è allo studio la possibilità di imporre nuove sanzioni per colpire i responsabili del colpo di stato del 1 ° febbraio Birmania e la firma di un memorandum Diritti della comunità LGBT.

Ritiro delle truppe dalla Germania, Biden limita il confronto con Berlino
Il tema era stato al centro dello scontro diplomatico tra stati Uniti e Germania, ma l’arrivo dell’amministrazione Biden annullare quanto stabilito dal suo predecessore. Il piano per ritirare 12.000 soldati americani dalla Germania è stato congelato per il momento, ha detto ai giornalisti il ​​capo del comando europeo americano. Morte di Wolters, spiegando che il presidente Joe biden e il segretario alla difesa Lloyd Austin per il momento hanno interrotto i loro piani di ritiro, che ora saranno oggetto di un attento esame. Versione, questa, confermata da Sullivan spiegando che Austin condurrà una revisione del posizionamento delle truppe americane nel mondo e congelerà qualsiasi trasferimento di truppe in Germania.

Il ritiro parziale è stato deciso lo scorso giugno dall’ex presidente Trump, dopo una lunga situazione di stallo con Berlino sulla questione delle spese militari sostenute da Germania, che sono inferiori al 2% del PIL concordato a livello poi. Secondo il progetto Risorsa, un terzo dei 36.000 soldati americani in Germania avrebbe dovuto tornare a casa o essere ridistribuito ad altri paesi europei della NATO. Nel dettaglio, degli 11.900, 6.400 sono rientrati nel Paese di origine e 5.400 sono stati reinsediati in altri. paesi europei, tra i quali Italia, Belgio e Polonia. Movimenti per un valore di “miliardi” di dollari perché richiedevano il lavoro sulle basi per accogliere le forze aggiuntive. Anche l’amministrazione degli Stati Uniti mirava a schierarsi in Italia di battaglioni dell’esercito e dello squadrone di caccia F 16, probabilmente trasferendoli alla base aerea di Aviano. Mentre per la sede del Comando americano per l’Africa c’era la possibilità che potesse essere spostato Napoli, dove la base navale di Marina Militari americani, o Spagna. La sede del Comando europeo americano, attualmente un Stoccarda, sarebbe stato trasferito a Mons, nel Belgio.

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Yemen, smettila di sostenere la coalizione saudita
Una delle novità della nuova amministrazione sarà anche il nuovo equilibrio in Medio Oriente. L’intenzione di riprendere i colloqui con ilIran sul nucleare non piacerà alla monarchia saudita, che invece aveva in Trump e suo genero e consigliere, Jared kushner, un alleato molto stretto con cui concludere accordi economici importanti, uno su tuttiacquisto di armi per oltre 110 miliardi di dollarie riavviare un nuovo processo di isolamento Teheran.

Oggi, tuttavia, Sullivan ha annunciato che il sostegno degli Stati Uniti allo Yemen sarebbe cessato e presto sarebbe stato identificato un nuovo inviato nel paese. Un altro schiaffo contro Riyadh guidare la coalizione dei paesi impegnati nel conflitto contro i Ribelli Houthi, cooptato dallo stesso Iran, e anche responsabile del bombardamento della popolazione civile. Una nuova frizione, dunque, che servirà ad avvicinare gli Stati Uniti al Repubblica islamica, tuttavia, facendo arrabbiare gli alleati sauditi e israeliani.

Più duro con la Russia
Il rinnovo quinquennale del Nuovo trattato di inizio sulla riduzione di armi nuclearisebbene questo sia un traguardo importante, rischia di essere uno dei pochi punti di allentamento nei rapporti tra Stati Uniti e Russia. Mentre l’amministrazione Trump non può certo essere considerata ostile nei confronti del Cremlino, L’arrivo di Biden riporta i rapporti ai livelli visti durante la presidenza Obama. Lo confermano anche le parole di Sullivan che ne ha annunciato uno “Linea più dura ed efficiente” con la Russia, con la volontà anche di richiedere una serie di attività ostili. Tra loro ci sarà sicuramente l’avvelenamento dell’avversario Alexei Navalny, ma anche e soprattutto il ruolo svolto da Mosca nel Crisi ucraina, supporto incondizionato per Bashar al-Assad nel Siria, informazioni su ricompense sulle forze armate statunitensi in Afghanistan, L’ingerenza russa nelle elezioni americane e cyberattacchi di Mosca.

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Migliore accoglienza per i rifugiati
Nelle parole di Sullivan troviamo anche la volontà di abbattere i tanti muri eretti dall’amministrazione Biden contro il rifugiati. Ricordi di famiglie con bambini rinchiusi in gabbie dopo aver attraversato illegalmente il confine tra Messico e negli Stati Uniti, dichiarazioni esplosive sulla volontà di rafforzare i controlli alle frontiere con il Paese centroamericano e misure come Divieto musulmano. Con Biden le politiche nei confronti dei migranti, almeno intenzionalmente, dovrebbero quindi allentarsi.

Birmania e diritti LGBT, notizie
Il consigliere per la sicurezza nazionale ha anche affermato che il casa Bianca intende collaborare con il Congresso su tutto punizioni contro i responsabili del colpo di stato in Birmania che ha portato, tra l’altro, all’arresto del Consigliere di Stato, Aung San Suu Kyie il presidente Win Myint. Il primo provvedimento sarà contenuto in un decreto che a breve sarà firmato dal presidente.

Questo sarà seguito da un altro memorandum sui diritti della comunità LGBT, ha aggiunto.

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