“Non è questa l’arena”, l’errore antiscientifico di Amurri da Giletti

di Franco Lodige

Cinque persone in studio, più Massimo Giletti. Tutti ben distanziati di almeno due metri l’uno dall’altro. Nessun assembramento, distanziamento rispettato. ma ancora Sandra Amurri lei è lì con la sua maschera abbinata al suo vestito. La ragione? Durante l’ultimo episodio di Questa non è l’Arena ha “scoperto” che Zeno non è vaccinato. “Quindi mi metto una maschera”, dice il giornalista, che sembra quasi scioccato di non aver nemmeno visto una pestilenza. Il grande tatuatore milanese no vax e no green pass risponde garbatamente, facendo presente che per entrare in studio ha fatto un timbro quindi è sicuramente negativo. Ma il litigio scoppia lo stesso.

Non siamo al livello di litigio tra Scanzi e la maestra no green pass di Bianca Berlinguer, ma siamo vicini. In studio tutti sono sorpresi dalla scelta di Amurri di coprirsi viso e bocca, visto che è stata punto. Ma soprattutto per il fatto che tutti i presenti non vaccinati, Zeno compreso, hanno prelevato un campione prima di sedersi nel soggiorno di Giletti. Quando Zeno lo fa notare al cronista, Amurri propone qui questo ragionamento: “Potresti essere già positivo e il tampone non lo rileverà“. Alors, puisqu’elle ne viole pas le Covid pour le “prendre”, elle a mis un masque. « Si je le prends, je le prends avec modération car je suis vacciné. Mais je ne le veux même pas sous une forme leggera”.

Per carità, una scelta legittima. Ma nasconde un errore incredibilmente non scientifico. Amurri può dimenticare che anche le persone che sono state vaccinate, anche se meno probabili (se Omicron lo consente), possono a loro volta diventare infette e contagiose. Insomma, anche lei potrebbe già essere positiva e non saperlo. Quindi se il Covid non vuole “prendere” anche in forma lieve, dovrebbe tenere la mascherina anche in ufficio solo con i vaccinati. Perché nessuno, figuriamoci il pass vaccino super green, può garantirti di essere in presenza di persone negative.

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L’unico modo per essere sicuri è che tutti i presenti, vaccinati o meno, siano sottoposti a a tampone molecolare. il standard aureo test anticovid. Lo sa bene Martina Colombari, ipervaccinata, che ha preso il virus e ha circolato per diversi giorni grazie al suo green pass prima di scoprire la tua positività. Lo ha capito anche il Ministero della Salute, che nel pazza idea di contenere lo spettacolo Omicron, qualche giorno fa ha de facto decretato il morte del pass verde europeo: per entrare in Italia anche i vaccinati devono prelevare un campione. E ora Locatelli, esponente del Cts, chiede anche che la stessa regola venga estesa ai grandi eventi. Come mai? Semplice: solo il test “garantisce” la negatività istantanea. Chiaro? Non il vaccino. Questo protegge dalle infezioni, riduce il rischio di malattie gravi e forse riduce anche la trasmissione. Ma questo non dà alcuna certezza scientifica che non verrai infettato.

Aveva ragione Giletti a dire ad Amurri: “Ma togliti questa maschera, resta a due metri e mezzo”. Perché uno dei due: o indossiamo il Dpi con tutti, e questo ovviamente è permesso, o con nessuno. Indica solo I niente vax essere possibili infetti, beh: questo è davvero un errore non scientifico.

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