non piace alle famiglie e alle agenzie di viaggio. Non spesi quasi 500 milioni

L’Italia decolla nascondere e atterra in Zona vuota totale, ma il bonus vacanza ancora non ricomincia. Il vantaggio non sfonda nemmeno nelle agenzie di viaggio, dove il bonus è disponibile da giugno a seguito di una modifica introdotta dal primo Decreto Sostegni, che ha ampliato il proprio ambito di utilizzo: per Fiavet, Federazione Italiana Associazioni Professionali Viaggi e Turismo, attualmente solo un cliente su tre si riserva con lo sconto statale. E così più della metà delle famiglie che hanno richiesto il bonus nel 2020 non lo ha ancora utilizzato: in totale, su 1,8 milioni di sconti consentiti, non vengono utilizzati circa un milione di buoni. Risultato? Il provvedimento, che un emendamento a Sostegni voleva prorogare fino a giugno 2022, scadrà infatti alla fine di quest’anno come stabilito dall’ultimo Milleproroghe. PagoPa, che gestisce ilIo applicazione, il canale attraverso il quale passa l’agevolazione, è ora in attesa di approvazione da parte delAgenzia delle Entrate inviare agli utenti titolari del bonus ferie un messaggio di notifica ricordando loro di usufruire del bonus entro la fine dell’anno.


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Bonus vacanze: fondi

I premi pagati e non spesi valgono quasi 500 milioni di euro in contanti. Per effetto delle modifiche introdotte lungo il percorso, i voucher ora possono essere spesi anche presso i tour operator oltre che presso le agenzie di viaggio. Così la presidente di Fiavet Confcommercio, Ivana Jelinic: “Da noi solo il 30 per cento di chi prenota lo fa con il bonus vacanza. Ora, l’importante è che le risorse che non saranno spese a dicembre vengano reinvestite a sostegno del settore turistico, che ora è chiamato a una difficile ripartenza”. Critica anche l’Unione nazionale dei consumatori. “Abbiamo subito detto che poter spendere il bonus anche presso le agenzie di viaggio non sarebbe bastato per rilanciare il provvedimento. La struttura è nata male e ha richiesto un cambio radicale di meccanismo, perché quello attuale impone agli albergatori, e ora anche alle agenzie di viaggio, già sull’orlo del fallimento a causa della crisi, di anticipare l’80% del bonus sotto forma di sconto. sull’importo dovuto. Ora, sarebbe criminale lasciare congelati questi soldi, bisogna intervenire», spiega il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori Massimiliano Dona.

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Più precisamente, il provvedimento messo in campo dal precedente governo per cercare di salvare l’estate 2020 italiana prevede sconti variabili a seconda del numero di nuclei richiedenti: si parte da 150 euro, per i single, poi si sale a 300 euro. la famiglia beneficiaria è composta da due elementi, fino alla soglia di 500 euro per i nuclei familiari più numerosi. Il voucher, per quanto riguarda i beneficiari (era necessario avere un Isee inferiore a 40mila euro), comporta una riduzione dell’80 per cento sul prezzo da pagare per il soggiorno, mentre il restante 20 per cento deve essere scaricato come detrazione fiscale. I termini per presentare domanda sono scaduti alla fine dello scorso anno. Nelle ultime settimane è stata anche diramata una riapertura dei termini per la presentazione delle domande per il bonus e quindi favorire l’eliminazione delle risorse inutilizzate, ma poi non si è fatto più nulla.

Le strutture

L’estate scorsa, dopo uno sprint start (nelle prime ventiquattr’ore il bonus ferie era stato erogato da 150.000 potenziali vacanzieri), l’impianto ha subito rallentato il suo funzionamento. A fine agosto 2020 circa 1,4 milioni di famiglie avevano ottenuto lo sconto, ma solo una su tre l’aveva effettivamente usufruito, una minoranza. Le risorse “scaricate” in alberghi e altre strutture ricettive grazie al provvedimento pro-vacanza ammontano, sempre alla fine della scorsa estate, a circa 200 milioni di euro, sugli oltre 600 milioni di euro riservati dagli aspiranti vacanzieri che hanno richiesto voucher; tagliando. Salvo novità, il flusso di cassa generato dall’utilizzo dei bonus ferie ancora in circolazione dovrebbe essere più o meno lo stesso quest’anno.
Intanto, secondo le previsioni di Assoturismo Confesercenti, tra giugno e agosto il sistema ricettivo registrerà circa 33 milioni di arrivi e 140 milioni di pernottamenti, di cui 34,8 milioni di visitatori stranieri.

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