norme e divieti – Corriere.it

L ‘L’Italia ha chiuso per un altro mese. La linea di ministri e governatori di centrodestra non passa che ha richiesto una ripresa, seppur graduale, delle attività. Fino alla fine di aprile tutte le Regioni rimangono nella fascia arancione o rossa, nei fine settimana festivi – il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio – saranno blindati per tutti. Così ha deciso la sala di controllo chiamata da Presidente del Consiglio di Amministrazione Mario Draghi allo studio delle misure di contenimento del Covid 19 che saranno inserite in un nuovo decreto in vigore dal 7 aprile. Lunedì alle 17, i ministri della salute Roberto Speranza e affari regionali Mariastella Gelmini hanno chiamato insieme i governatori per una discussione più approfondita, ma la scelta è stata fatta. I dati di infezioni e vittime – questa è la linea condivisa con gli scienziati – non consentono rallentamenti. National Rt 1.08, ieri ci sono stati 23.987 nuovi casi e 457 vittime, con un tasso positivo ancora a 6,8 e questo convince il governo a mantenere le restrizioni. Il cambio di gruppo firmato da Speranza dopo aver analizzato l’andamento dell’epidemia premia solo la Lazio.

Monitoraggio

L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea nel monitoraggio settimanale che il numero complessivo di persone ricoverate in terapia intensiva continua ad aumentare con un tasso di occupazione di livello nazionale al di sopra della soglia critica la tendenza per i campi medici è simile. Per questo motivo, suggerisce di mantenere forti misure di mitigazione nazionali accompagnate da interventi tempestivi di mitigazione / contenimento nelle aree più diffuse, quindi blocchi locali che possono fermare le infezioni causate dalle varianti del virus. Il chiaro avvertimento: è essenziale che la popolazione eviti ogni possibilità di contatto con persone al di fuori della propria area residenziale che non sono strettamente necessari e restare a casa il più possibile.

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I nuovi colori

Secondo indicazioni sulla salute Da lunedì Calabria, Toscana e Val d’Aosta passano nella fascia rossa e si uniscono a Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, provincia autonoma di Trento, Piemonte, Puglia e Veneto. Il Lazio torna invece nella fascia arancione con Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria. Il cambio per la Lazio si è disperso martedì, scaduto il precedente decreto.


Bar e ristoranti

Ministri e governatori di centrodestra insistono per riprendere alcune attività, ma la decisione del governo di mantenere l’Italia in arancio e rosso per un altro mese. Almeno per il momento, l’ipotesi della riapertura di bar e ristoranti a pranzo nelle zone meno contagiate non è passata, anche se fino alle 15 o alle 16 per evitare appuntamenti per l’aperitivo. Una correzione dopo due settimane non può essere esclusa se la curva epidemiologica si riduce in modo significativo, ma con la campagna vaccinale ancora in difficoltà, si è ora deciso di far prevalere il rigore.


Fine settimana

Pressione che potrebbe essere ancora più forte nel fine settimana del 25 aprile e del 1 maggio. Per evitare di viaggiare tutta l’Italia dovrebbe tornare in zona rossa.

La seconda scatola

Invece, rimane semplicemente lì possibilità di andare in una seconda casa anche se si trovano nelle regioni della fascia rossa, un solo nucleo familiare e purché non ci siano altre persone. Alcuni governatori – Toscana, Valle d’Aosta, Puglia, Alto Adige e Campania – hanno deciso di impedire i trasferimenti e hanno firmato ordinanze che vietano l’ingresso a chi ha una seconda casa.

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Sport e intrattenimento

Eliminata la possibilità di riprendere l’attività sportiva in piscine e palestre e posticipata la scadenza del 27 marzo per la riapertura di cinema e teatri. Anche i musei e le mostre sono chiusi.

27 marzo 2021 (modificato il 27 marzo 2021 | 7:06)

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