Nuoto, Campionati Europei a Budapest: Pilato Quadarella e Golden Panziera, Silver Razzetti. Staffetta in bronzo

Bronzi per le due 4×100 blu (superba la Pellegrini). “Triplo bis” per la 22enne romana, mentre la 16enne conquista il suo primo titolo italiano nei 50 rana femminili, con una dedica speciale. Il veneziano trionfa nei 200 dorso, il genovese classe 1999 è secondo nei 400 misti

dal nostro inviato Stefano Arcobelli

Ultime emozioni degli Europei di Budapest con la serie finale. Dopo il 1500 e l’800, Simona Quadarella ottiene una tripletta fantastica vincendo l’oro anche nei 400 sl.

Benedetta Pilato questa volta non batte il record del mondo ma conquista la medaglia d’oro in 29 “35. Cinque centesimi in meno rispetto boom crono della semifinale ma quel tanto che basta per dominare e ritoccare la testa per il suo primo titolo europeo assoluto. La 16enne tarantina batte la finlandese Ida Hullko 30 “19 e la russa Efimova 30” 22. Arianna Castiglioni è sesta in 30 “35. Per l’Italia è il primo titolo di specialità: grazie al fenomeno del il bambino.

“Per il cane e il pappagallo”

Le prime parole della neo campionessa europea in lacrime quando ha visto il cane: “Me l’aspettavo, ma questa è la mia prima medaglia in un campionato europeo. Sinceramente non mi aspettavo di fare meno che ieri, 5 centesimi è un buonissimo tempo . Per vedere mia madre? Sì, mia madre è in contatto. Nelle foto vedo solo il mio cane. Ma tra due giorni tornerò a casa. Dedico il disco al cane e al pappagallo. Torno a casa abbastanza soddisfatto . Basta? Sì perché volevo fare di meglio nei 100 “. Quinto posto per Federico Burdisso nei 100 farfalla in 51 ”43, seconda volta italiana nella storia. L’ungherese Milak ha vinto in 50 “18 record di campionato contro il bulgaro Josif Miladinov 50” 93, bronzo al britannico Jamed Guy 50 “99.

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Panziera, oro bis

A 16 anni Pilato ora può davvero pensare ai Giochi: l’allieva di Vito D’Onghia che gareggia per l’Aniene non ha una vasca da cinquanta metri ma è riuscita a diventare la runner più veloce: è anche medaglia d’argento mondiale a Gwangju 2019. Grande promemoria di Margherita Panziera: nei 200 dorso la veneta di Roma trionfa come a Glasgow nel 2018 in 2’06 “08 sempre in testa e passando in 30” 23, 1’01 “95 e 1’34 “22. La britannica Cassie Wild del 2000, in 2’07” 74, bronzo all’ungherese Katalin Burian 2’07 “87, l’ha schiacciata nella sezione centrale prima che Marghe allungasse verso il touch. L’azzurra è seconda al mondo a 2’05 ”56 e ha vinto di due centesimi su Glasgow. “Sono davvero contento del tempo, non me lo aspettavo davvero, pensavo di farlo di nuovo come ieri, significa che sto lavorando bene – commenta la medaglia d’oro – sono contento di aver tirato fuori un una gara difficile. scusate, questo è il modo in cui mi sono avvicinato alla gara rispetto a Riccione dove ero molto più sereno e lucido. Qui ho basato la gara sugli avversari, sul fatto di non essere superato. Non mi piaceva così tanto, ma è stata una finale europea. Sotto questo aspetto. Glasgow 2018 si è conclusa con tre medaglie d’oro, ora sono in aumento: speriamo per il meglio “.

Quadarella totale

Si chiede Simona! E tu sei! Sei medaglie d’oro su sei gare agli Europei come a Glasgow 2018. E ‘il triplo richiamo con il titolo di 400 sl dopo 800 e 1500. Questa volta batte la russa Egorova in 4’04 “66, sesta volta in 2021, sulla russa Egorova France e allenata da Lucas in 4’06 ”05, terza sull’ungherese Kapas 4’06” 90. Simona potrebbe non giocare questa partita ai Giochi, ma quanto le piace guadagnarsela.

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Razzetti, gioia di soldi

E poi arriva l’incredibile medaglia d’argento nei 400 misti di Alberto Razzetti, genovese del 1999 allenato da Stefano Franceschi a Livorno. La gara appartenuta a Luca Marin, detentore ancora del record italiano in 4’09 “, e ad Alessio Boggiatto, campione del mondo a Fukuoka 20 anni fa prima che intervenissero Phelps e Lochte, ora appartiene a Razzo, autore di 4’11” 17 , argento dietro al russo Borodin del 2003 (4’10 “02), bronzo al britannico Max Litchfield 4’11” 56, quarto l’ungherese Verraszto 4’12 “15 e quinto l’altro azzurro Pier Andrea Matteazzi 4’12” 79. Razzetti è contento: “Assurdo. Non so cosa dire. Incredibile. Sono migliorato quasi di 10 secondi. Sono molto contento, non me lo aspettavo. Sono contento della dirigenza, prima ero teso. la partenza, lo ammetto. Questa gara mi dà sempre buoni risultati. Problemi. Ma adesso sono contento e ringrazio Stefano che ha avuto l’idea di farmi correre “.

Miressi e Zazzeri

Il primo azzurro ad entrare in acqua è il gigante di 202 cm Alessandro Miressi nei 50 slm e con Lorenzo Zazzeri, l’artista del nuoto (lo chiamano Zazzart), dalla via numero 1: Zazzeri è 6 ° a 21 “92 e Miressi è 8 ° in 22 “19. Il finlandese trionfa con Ari Liukkonen in 21 “61 sull’inglese Proud uscente 21” 69, bronzo per il greco Kristian Gkolomeev 21 “73, solo quinto in 21” 31 l’olimpionico di Rio e l’argento di Rio Florent Manaudou. Miressi e Zazzeri hanno nuotato in semifinale 21.86.

Orange Delfino

Ranomi Kromowidjojo a 30 anni vince la 42 ° medaglia d’oro in carriera nel 50 ° secondo classificato: la biolimpica olandese in 25 “30 batte la favorita francese Melanie Henique in 25” 46 e la danese Emilie Beckman 25 “59. Le tre medaglie escono dal corsie centrali.

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