“Nuovo attacco molto probabile nelle prossime 24-36 ore”

In Afghanistan “la situazione sul terreno continua ad essere estremamente pericolosa e la minaccia di attacchi terroristici all’aeroporto rimane alta. I nostri comandanti mi hanno informato che è molto probabile un attacco entro le prossime 24-36 oreLo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una nota.

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“Ho chiesto loro di prendere tutte le misure possibili per dare priorità alla protezione delle forze armate e mi sono assicurato che avessero tutte le risorse e tutti i piani per proteggere i nostri uomini e donne sul campo”, ha aggiunto.

Biden ha poi assicurato che quello compiuto venerdì dalle forze armate americane nella provincia di Nangarhar, e in cui sono stati uccisi due terroristi, “questo non sarà l’ultimo raid” contro Isis-K (provincia di Khorasan).

“Continueremo a dare la caccia a tutti coloro che sono coinvolti in questo orribile attacco ‘a Kabul’ e a farglielo pagare. Ogni volta che qualcuno proverà a danneggiare gli Stati Uniti o ad attaccare le nostre truppe, risponderemo”, ha detto, aggiungendo il presidente degli Stati Uniti.

PENTAGONO – “Le minacce che gravano sulle nostre forze e su questa operazione restano reali e importanti”, ha ribadito oggi il Pentagono, riferendosi alle operazioni di evacuazione di Kabul. Più di 117.000 persone, tra cui 5.400 americani, sono state finora evacuate dall’Afghanistan dagli Stati Uniti, ha affermato il generale William Taylor, vicedirettore delle operazioni regionali, il generale William Taylor, in un briefing. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono John Kirby è iniziato il ritiro delle forze americane dall’aeroporto di Kabul.

TALEBANS – Nel frattempo, riferisce il ‘Guardian’, i talebani hanno isolato l’aeroporto, impedendo alla maggior parte delle persone che cercano di essere evacuate di avvicinarsi all’aeroporto, per impedire a molte persone di radunarsi all’esterno.

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Oggi le milizie talebane hanno iniziato a combattere nella provincia di Nangarhar, nell’est dell’Afghanistan, per riprendere il controllo dei distretti caduti sotto il controllo dell’Isis-provincia del Khorasan. Secondo l’Adnkronos, le milizie dell’Isis, dopo aver subito le prime perdite, avrebbero preferito ritirarsi nelle zone montuose della regione.

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