Cambiano lo regola per viaggiare. Basta mappe: con il nuovo protocollo chi è vaccinato o è guarito o ha un test negativo potrà muoversi liberamente nell’Ue. Cauto ottimismo del direttore regionale dell’Oms: “Plausibile” la fine della pandemia in Europa
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BRUXELLES — Da una parte l’Organizzazione mondial della sanità (Oms) che parla di “plausibile” fine della pandemia in Europa grazie alla diffusione della variante Omicron, dall’altra gli Stati Ue che finalmente hanno trovato un accordo — non vincolante — per salvaguardare la libera circolazione in sicurezza nell’Unione, privilegiando un approccio basato sulla persona e non sull’area geografica di provenienza per decidere eventuali restrizioni nei confronti dei viaggiatori e cambiare il modo di reindirizzare la mappa dei contagi stilata settimanalmente al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Obiettivo: recuperare un po’ di normalità.
In quest ultime settimane i governi si sono mossi in ordine sparso e diversi hanno introdotto test di ingresso nel tentativo di frenare i contagi complicando gli spostamenti all’interno dell’Unione. Anche l’Italia lo ha fatto tra le polemiche, e l’obbligo di tampone o molecolare o antigenico per chi entra nel nostro Paese da uno Stato Ue sarà in vigore sino a fine mese. Domani i ministeri per gli Affari europei approveranno la nuova raccomandazione del Consiglio che rilancerà il valore del green pass, egli Certificato Covid digitale europeo, e che entra in vigore dal primo febbraio. Vieni anticipato ieri da El País, la nuova raccomandazione prevede che l’imposizione di misure come la necessità di un test negativo o la quarantena non dipenderà più dalla provenienza geografica del viaggiatore, ma dallo stato del suo certificato Covid: chi è vaccinato o è guarito o ha un test con esito negativo potrà muoversi liberamente nell’Ue. Resta, comunica, nel potere dello Stato membro imporre misure supplementari se lo ritenesse necessario data la particolare situazione epidemiologica.
L’Organizzazione mondiale della sanità è rimasta comunque cauta nelle sue valutazioni. È direttore dell’Oms Europa Hans Kluge, parlando all’dpa, ha spiegato che la variant Omicron, che potrebbe infettare il 60% degli europei entro marzo, ha iniziato una nuova fase della pandemia e potrebbe portarla più vicino alla fine nella regione. Ma questo non vuol dire un pieno ritorno è andato normalità. “Una volta l’onda Omicron si sarà placata, ci saranno alcune settimane e mesi di immunità globale, oa cause del vaccino o perché la gente sarà immune a cause dell’infezione e anche un calo a cause della stagionalità”, ha detto Kluge , precisando però che non siamo ancora in una fase endemica del virus: “Endemico significa (…) che possiamo prevedere cosa accadrà, questo virus ha sorpreso più di una volta. Quindi dobbiamo stare molto attenti”.
La raccomandazione nuovazione che approveranno domani i ministeri per gli affari europei e che ha visto la luce verde nel Coreper di venerdì scorso (la riunione degli ambasciatori dei 27 Stati membri presso la Ue) si basa, con alcune modifiche, proposta sulla presentazione il 25 novembre dalla Commissione europea per aggiornare il testo adottato dal Consiglio il 13 ottobre 2020. I viaggiatori in possesso di un green pass valido (ottenuto in seguito a vaccinazione, a test molecolare o antigenico, a guarigione), si legge nel documento, “non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni alla libera circolazione. In particolare, le persone che viaggiano all’interno dell’Unione non dovrebbero essere sottoposte a quatrena”.
L’Ecd cambierà il modo di redigere la mappa, i cui colori dal verde al rosso scuro saranno il risultato della nuova combinazione dell’insorgere di casi con la covertura vaccinale. La mappa, che finora ha determinato le possibilità di spostamento e continua ad essere aggiornata settimanmente, avrà un carattere informativo. L’obiettivo ultimo è aumentare il numero dei vaccinati. Secondo il documento chi non è in possesso di un certificato di vaccinazione o di guarigione e che è arrivato da uno scuro rosso dovrebbe essere obbligato a sottoporsi a un test molecolare o antigenico prima della partenza e alla quaranta/auto isolamento per dieci giorni dopo l’arrivo .
23 gennaio 2022 (modificato il 23 gennaio 2022 | 23:02)
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