Olandese detenuto in Italia su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di aver aiutato DJ “famosi in tutto il mondo” nell’evasione fiscale |  All’estero

Olandese detenuto in Italia su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di aver aiutato DJ “famosi in tutto il mondo” nell’evasione fiscale | All’estero

La polizia italiana ha arrestato un olandese di 64 anni in provincia di Perugia. Lo ha fatto su richiesta delle autorità statunitensi. Il 60enne è accusato di cospirazione per commettere evasione fiscale su larga scala negli Stati Uniti.

Si dice che abbia sviluppato modelli seriali per l’evasione fiscale per conto di due DJ di musica dance elettronica “famosi in tutto il mondo” che vivono negli Stati Uniti. Il fisco statunitense sarebbe stato svantaggiato per oltre 100 milioni di dollari.

La frode ha utilizzato un sistema di società e trust situati in paradisi fiscali o “giurisdizioni non cooperative” a fini fiscali. E’ quanto cita l’agenzia di stampa italiana Ansa nel rapporto del dipartimento investigativo criminale dell’Umbria, definita anche il “cuore verde” d’Italia.

procuratore distrettuale di New York

Il procuratore del tribunale distrettuale del distretto meridionale di New York accusa l’olandese di “cospirazione per frodare il governo”. Le autorità fiscali federali statunitensi risalgono agli anni ’60 attraverso un’indagine su un’organizzazione di “professionisti e consulenti” che, dal 2012, si dedicano allo “sviluppo e alla fornitura di sofisticati schemi di elusione fiscale internazionale a clienti facoltosi con reddito globale”. al rapporto investigativo italiano.

Secondo l’Ansa, il fatto che l’indagato possa trovarsi in provincia di Perugia è stato in parte dovuto a uno scambio di informazioni tra la Guardia di finanza italiana (Gdf) e il suo ufficiale di collegamento presso l’ambasciata a Washington. L’organizzazione ombrello della polizia, l’Interpol, aveva trasmesso due possibili localizzazioni dell’olandese, tra cui una a Valfabbrica.

Vettura con immatricolazione olandese

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Membri di fucilieri si è recato più volte all’indirizzo in questione e ha visto lì giovedì una “vettura multicilindrica” ​​e targa olandese. Sospettando che l’indagato potesse trovarsi nell’edificio – dove, secondo quanto riferito, si recava in vacanza più volte l’anno – sono intervenuti. La polizia ha suonato il campanello e pochi istanti dopo si è trovata faccia a faccia con l’olandese ricercato. Lo arrestarono e portarono il 60enne al posto distrettuale di Assisi, circa 15 chilometri a sud.

Dopo l’interrogatorio è stato trasferito nel carcere di Perugia. Il sospettato di frode rimarrà lì per il momento in attesa della richiesta di estradizione degli Stati Uniti.

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