Cerimonia e sfilata: aperti i Giochi Olimpici di Tokyo 2020
DAI NOSTRI MILITARI
TOKYO iniziato alle 13:00 ora italiana, la cerimonia inaugurale di Olimpiadi di Tokyo. La prima nazione a sfilare tradizionalmente è la Grecia, seguita dalla squadra di rifugiati. L’Italia sfila 18°, chiude il Giappone. I portabandiera blu sono blue jessica rossi, il campione di tiro al piattello, ndr Elia Viviani (Ciclismo). Il giocatore di pallavolo Paola Egonu è stato scelto dal CIO, insieme ad altri cinque atleti, come portabandiera dello stendardo olimpico.
Qui il video in diretta della cerimonia. Qui le immagini pi bella e significativa.
14:15 – Italiani e argentini, gioia e risate
Nella sfilata infinita di sportivi, che ogni quattro anni conta come una rivista di geografia, l’allegria e la risata contagiosa di argentini e italiani meritano una piccola lezione, festa nonostante tutto, per continuare a vivere. Abbiamo anche pensato che non avremmo fatto questa cerimonia. Fino alla fine, il Cio ne ha discusso. Ma quello sarebbe stato il sigillo ufficiale sullo stato sotterraneo di queste Olimpiadi, già costrette a contorsioni surrealiste come quella che obbliga gli atleti a indossare loro stessi le medaglie (da Marco imarisio).
13:55 – L’Italia entra e lo stadio (vuoto) si scalda
Tra Israele e Iraq, noi ci siamo. Entra l’Italia e lo stadio olimpico vuoto si scalda di fascino: siamo in tanti, vestiti di bianco in onore del Paese ospitante, con i colori del Giappone sul petto. Sventoliamo bandiere tricolori, quasi nessuno filtra emozioni attraverso la lente del cellulare. Tutti presenti, felici, belli, belli. I due sbandieratori, il tiratore jessica rossi e il ciclista Elia Viviani, hai gli occhi che ridono. Nel mondo che non c’è più, prima della pandemia, la sfilata degli atleti durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici era la festa più spaventosa del mondo, lo spettacolo più bello dopo il weekend. Sfortunatamente, questo non è più il caso. Ma la nostra felicità, dall’Italia con amore, ci ha ricordato da dove veniamo (di Gaia Piccardi).
13.44 – La cosa più bella: le emozioni e le lacrime degli atleti
Arrivano gli atleti, e i loro sguardi eccitati, tra cui qualche lacrima, sono per il meglio. Grecia, rifugiato nazionale, Algeria, in ordine alfabetico giapponese. Nonostante tutto, sono arrivati all’incontro che definirà la loro vita sportiva. Meritavano molto di più di uno stadio vuoto e di mascherine che rendono difficile l’identificazione. Ma fino ad allora, sono qui alle Olimpiadi più strane e difficili della storia. Così è la vita, così è la nostra (de Marco imarisio).
13:35 – Non c’è entusiasmo, ma la coreografia è molto bella
La coreografia con i cinque cerchi e il balletto sono molto belli e arrivano all’ultimo minuto per salvarci dalla depressione. Quello che manca è l’elemento di collegamento tra una scena e l’altra: il pubblico, l’entusiasmo. E così, più che una cerimonia olimpica, sembra di assistere a una sfilata di moda, con qualche delicato applauso alla fine di ogni numero (da Marco imarisio).
13.26 – L’ingresso dell’Imperatore (con maschera)
Primo momento surrealista. Dopo un avvio lento, entrano nello stadio l’imperatore Naruhito e il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, desiderosi di questi Giochi in Giappone. Camminano l’uno verso l’altro sotto mentite spoglie. Arco distante. Poi, con un riflesso condizionato del vecchio impero e del mondo pre-pandemia, si girano e salutano. Il vuoto (di Gaia Piccardi).
13:23 – Sobrio o meticcio?
Mah Va bene, l’evocazione di ciò che era. La solitudine dell’atleta in reclusione che si allena su un tapis roulant. Accetta la sobrietà necessaria nei tempi in cui viviamo. Ma lì rasenta la tristezza, con una bellissima colonna sonora. Nessuno ha chiesto alle sosia delle Spice Girls e della Regina Elisabetta di saltare dall’elicottero con il vero James Bond come a Londra 2012. Dai, cazzo. Intanto da fuori arrivano urla di protesta contro Tokyo 2020, sempre più forti, che si mescolano alle note del ballerino dall’aria sconvolta. Che gioia (di Marco imarisio).
13.12 – Piazza Duomo nel video che commemora l’anno della pandemia
Nel video che rievoca l’anno peggiore della nostra vita, una delle prime immagini è della piazza del Duomo deserta. Dovremmo sempre ricordare cosa è stato il 2020, quei terribili mesi di marzo e aprile. Per la Lombardia e per tutta l’Italia. A Tokyo lo hanno fatto. E un po’ abbiamo avuto i brividi (da Marco imarisio).
Ore 13.03 – Camere con vista sulle Olimpiadi che nessuno in Giappone voleva più
Attaccato allo stadio olimpico, vicino come solo Tokyo, le cose riescono ad unirsi senza scontrarsi, c’è un condominio. Appartamenti grandi come scatolette di sardine, finestre che danno sulla cerimonia di apertura che sta per iniziare. C’è chi cena, chi guarda la televisione, chi gioca con i figli, chi trascina il bucato. Camere con vista sui Giochi Olimpici che nessuno in Giappone desiderava più. Dal riquadro in alto a destra, invece, una donna ci tende la mano: ci saluta. Forse i giapponesi ostili ai potenziali stranieri ci hanno fatto propaganda anti-olimpica, forse non ci intendono così male. Restituisco la salvezza (da Gaia Piccardi).
Ore 13.03 – Tutto è pronto per l’inizio della cerimonia
Tutto è pronto per l’inizio della cerimonia. Lo stadio neutro, nel senso che non c’è segno che sia uno degli sponsor. Dopo il grosso rifiuto di Toyota a partecipare, anche la Panasonic ha fatto sapere che non ci sarebbe stato, mentre Chipotle ha fatto sapere che nonostante la situazione “non ideale”, avrebbe preso in considerazione la possibilità di fare spot olimpici. In zona Cesarini, la delegazione brasiliana ha intanto indicato che sfilerà con soli quattro atleti, per paura del Covid che oggi ha registrato un nuovo record, eguagliando il numero di contaminazioni giornaliere colpite lo scorso 16 gennaio. C’è entusiasmo intorno a questi Giochi. Ma ora le luci si stanno spegnendo. In un modo o nell’altro, iniziamo (da Marco imarisio).
12.53 – La manifestazione (ordinata) davanti allo stadio
Alcune centinaia di manifestanti protestano contro le Olimpiadi di Tokyo davanti allo stadio. Essendo giapponesi, lo fanno in modo ordinato, senza invadere la strada. Sono tutti bloccati su un marciapiede dove non c’è spazio nemmeno per uno spillo. Sembra la vecchia fila per i biglietti allo stadio, solo che c’è una signora che grida nel megafono frasi che tutti prendono e ripetono in coro. I colleghi giapponesi spiegano che danno principalmente spargitori a membri del loro governo e visitatori stranieri. Alcuni hanno magliette con siringhe insanguinate o cinque simboli Covid invece di cinque cerchi. Le loro voci arrivano ovattate all’interno dello stadio. A vederli dall’alto, accatastati l’uno sull’altro, a trentacinque gradi di temperatura, insomma, possiamo sperare che per loro vada tutto bene (da Marco imarisio).
12.42 – L’arrivo dei capi di Staa e atleti
Piccolo, suggestivo, raccolto. È vuoto. Eccoci all’interno dello Stadio Olimpico di Tokyo 2020, ricostruito (l’impianto originale utilizzato per i 64 Giochi, fa parte di questo insieme di siti “patrimonio” recuperati dai giapponesi 57 anni dopo) per ospitare i Giochi della XXXII Olimpiade. Su quei sedili dello stadio nel cuore di Shinjuku, avremmo dovuto sederci un anno fa se la pandemia non avesse ostacolato. Arrivano i capi di Stato, le parrucche del Comitato Olimpico Internazionale, gli atleti che sfileranno. Per ora, a venti minuti dall’apertura dei Giochi Olimpici più faticosi, contrastati e virali della storia, solo addetti ai lavori e un cono bianco al centro del palco, che rappresenta il sacro Monte Fuji (di Gaia Piccardi).
Il Corriere ha creato uno speciale con atleti e atlete, programma, medaglie, storie e risultati in tempo reale: guarda lo speciale giochi Olimpici
23 luglio 2021 (modificato il 23 luglio 2021 | 14:49)
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