Oscar 2022: Paolo Sorrentino entra nella shortlist – Cinema

Cambio di rotta: Paolo Sorrentino ha appena lasciato la rosa dei 15 migliori film internazionali annunciata oggi dall’Accademia. L’8 febbraio si saprà se “E’ stata la mano di Dio” avrà vinto la nomination e, in caso affermativo, se il 27 marzo il film più autobiografico – quasi un memoriale ambientato nella Napoli degli anni Ottanta – lo permetterà’ per aver portato a casa una seconda ambita statuetta otto anni dopo quella vinta per “La Grande Beauté”.
Per “Ennio” di Giuseppe Tornatore e “Marx può aspettare” di Marco Bellocchio invece niente da fare: nessuno di questi è nella rosa dei migliori documentari in cui erano in concorso più di cento film. In lizza con “Era la mano di Dio” c’erano altri 91 candidati nazionali. Altri preferiti di Eve, tra cui l’iraniano “A Hero” di Asghar Farhadi, il film d’animazione danese “Flee” di Jonas Poher Rasmussen, il giapponese “Drive My Car” di Ryûsuke Hamaguchi basato su un racconto di Haruki Murakami, il finlandese “Compartment No. 6”. , lo spagnolo “Il buon capo” e il norvegese “La persona peggiore del mondo”. Brillante tranne che per il francese “Titane” che ha vinto la Palma d’oro a Cannes.
“Flee”, già premiato all’Efa, è entrato anche nella rosa dei candidati per il miglior documentario, il miglior cartone animato e potrebbe passare alla storia come il primo documentario nominato per il miglior film. Insieme a Rasmussen, si vedono anche “Summer of Soul”, “Billie Eilish”, “The Rescue” e “The Velvet Underground”.
Altri preset annunciati oggi includevano preset musicali: Jonny Greenwood è apparso due volte per il suo lavoro su “Power of the Dog” e “Spencer”. Superstar come Billie Eilish (“No Time To Die”), Beyonce (“Be Alive”), Jay-Z (“Guns Go Bang”), Ariana Grande (“Just Look Up”) e gli U2 (“Your Song Saved” La mia vita “). Torna in competizione dopo il suo “Io Si” con Laura Pausini, la dodici volte candidata Diane Warren con “Somehow You Do” e Lin-Manuel Miranda per “Dos Oruguitas” di Encanto.
Era la mano di Dio “ha già vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia 78 e il Premio Mastroianni al protagonista Filippo Scotti, ma l’11 dicembre ha mancato il bersaglio di Efa, gli “Oscar” europei. , era tra i film più visti in Italia su Netflix in quei primi giorni di streaming, essendo uscito anche nelle sale.Prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment (gruppo Fremantle) per Netflix, è il film più intimo, personale, più coraggioso, più autobiografico Al centro la storia dell’alter ego Fabietto (Scotti) che entra nell’esaltazione per il Napoli degli anni ’80 pazzo di Maradona e della sua tragedia personale (la perdita accidentale e prematura dei suoi genitori), vede la sua strada anche grazie all’incontro con il regista Antonio Capuano: il suo futuro è il cinema, a Roma, con Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Enzo Decaro, Renato Carpentieri.

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