Ad oggi la fatturazione elettronica non è obbligatoria per le persone fisiche o altre imprese per la partita IVA forfettaria.
In generale, il fatturazione elettronica per i contribuenti che aderiscono alla tassazione agevolata (aliquota forfettaria e regime minimo). C’è un’eccezione e una novità allo studio: ne parliamo in questa guida.
Partita IVA forfettaria: la fatturazione elettronica è obbligatoria nel 2022?
Come detto, la partita IVA forfettaria non ha l’obbligo di emettere fattura elettronica, a meno che non lo abbia rapporti con la pubblica amministrazione. In quel caso, la fattura elettronica è obbligatoria anche per chi aderisce alla tassazione agevolata.
In tutti gli altri casi (rapporti con aziende o privati consumatori) non sussiste l’obbligo di rilasciare ai sensi dell’art. 1, co. 3, D.Lgs n. 127/2015 e il circolare n° 9/E/2019.
Chi ha scelto il regime forfettario non è nemmeno obbligato a ricevere fatture elettroniche. Puoi benissimo richiedere una copia cartacea della fattura (anche in PDF) inviata tramite e-mail, PEC o consegna a mano.
Una soluzione diversa è: acquisire a codice destinatario da comunicare al fornitore, la partita IVA forfettaria può ricevere copia della fattura elettronica nella propria casella PEC o nel canale telematico accreditato.
Fatturazione elettronica: proposte per estendere l’obbligo alle partite IVA agevolate
La situazione delle partite IVA forfettarie potrebbe cambiare con la riforma fiscale.
Nel documento centrale del legge delega sulla riforma fiscale, il Commissioni Finanze di Camera e Senato a fine giugno hanno chiesto di estendere l’obbligo della fatturazione elettronica a tutti i soggetti che, ad oggi, ne sono esenti. Il motivo di questa richiesta è semplice: le potenzialità antielusione della fattura elettronica.
Non solo: l’Italia ha proposto alla Commissione Europea la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024 nonché ilestensione della misura nell’ambito del regime forfettario. Vi ricordiamo che attualmente, la deroga agli articoli 218 e 232 del Direttiva IVA scade il 31 dicembre 2021.
L’ultima parola spetta al Consiglio europeo che in un prossimo futuro potrebbe decidere di modificare il quadro degli obblighi di pagamento forfettario.
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