Politecnico, la supercar senza pilota trionfa a Las Vegas

CREMONA – Una sfida che Sergio Savaresi, docente di Automazione e controllo nei veicoli autonomi e Automazione e controllo nei veicoli elettrici ibridi al Politecnico di Milano presso il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, di cui è vicedirettore, non esita a cheire storica: sì, è di una future. Il team PoliMove, guidato dal professore dell’École Polytechnique, ha vinto ilSfida autonoma Al CES di Las Vegas, la fiera per eccellenza per tutte le novità dedicate ai prodotti elettronici ed elettrotecnici.

“Era organizzato nell’ambito del Ces per la prima volta una gara di velocità e sorpassi tra auto a guida autonoma – ha detto il professore cremonese, contattato a Las Vegas il giorno dopo la sua vittoria nella prova di velocità e sorpasso -. Abbiamo gareggiato nel Circuito automobilistico di Las Vegas. Cinque squadre erano in competizione, in rappresentanza di altrettanti paesi e sette università. Abbiamo avuto la meglio su tutti, conquistando il podio più alto nella competizione e vincendo il TUM Autonomous Motorsport della Technische Universität München, una delle università più prestigiose della Germania”.

Tutte le squadre in competizione hanno gareggiato l’una contro l’altra usando auto che di solito gareggiano a Indianapolis costruite da Dallara, insomma, vere macchine da corsa. La particolarità è che ciascuno dei team IT ha reso le vetture da corsa completamente autonome nella guida con l’applicazione di sensori, l’uso massiccio dell’intelligenza artificiale in grado di gestire i movimenti e la competizione. “Abbiamo raggiunto velocità impensabili prima di oggi per la guida autonoma, correva a 280 chilometri orari e su un circuito con una pendenza (cioè curve) con una pendenza di 30° – continua Savaresi -. Sul sorpasso e sulla rigidità delle curve la nostra vettura e il nostro sistema di guida autonoma hanno avuto la meglio, facendo a pezzi i tedeschi che non riuscivano a tenere le vetture in pista, uscendo dal circuito. Questo è un traguardo storico non solo per noi dell’École Polytechnique, ma per lo sviluppo e il futuro delle auto a guida autonoma.. Gestire la macchina ad una velocità simile e su curve ripide è molto difficile e molto complicato. E noi di PoliMove abbiamo vinto la sfida”.

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