Ponte di Genova, il San Giorgio aperto al traffico.  Concerto di corno - Cronaca

Ponte di Genova, il San Giorgio aperto al traffico. Concerto di corno – Cronaca

Genova, 4 agosto 2020 – Dopo inaugurazione di ieri e gli ultimi controlli, la sera – ogni 22, due ore dopo il previsto: il Viadotto Genova-San Giorgio, sulla A10. Prima che tutto fosse perfetto, gli operai intervenivano per rifare una piccola parte di asfalto.

Ora il ovest e est della città sono ‘cuciti insieme’ dai 1067 metri del nuovo ponte che ha sostituito il Morandi, che è crollato il 14 agosto 2018. Per rimuovere le barriere, Francesco e Claudio, ausiliari delle strade.
E le prime auto attraversarono il ponte in direzione ovest, clacson. Qualcuno ne abbozza uno “V” di esultanza con la mano. E su uno scooter vola la bandiera di Genova, la stessa croce di Giorgio, rossa su un campo bianco, che dà il nome al ponte.
La riapertura del ponte è scivolato a causa di due immersioni provocato nell’asfalto da alcune strutture allestite ieri per la cerimonia di inaugurazione. Ma dopo le 22:00, in pochi minuti, il flusso è diventato regolare, con il traffico che scorre in entrambe le direzioni.

Luce verde

Il segnale proviene dal centro operativo di bobine pochi secondi prima delle 22:00. A quel punto due segnali luminosi situati sull’arco del tunnel della Coronata, passavano dal rosso al verde contemporaneamente, come se fosse la linea di partenza di un Grand Prix. Questo è stato il segnale: lo staff di Aspi ha rimosso le due barriere che chiudevano le corsie: il tratto di A10 che collega ovest e est della città, inaugurato ieri e infine completato, è stato riaperto.

Il ponte tricolore

Il tunnel della Coronata, illuminato di giorno, 500 metri di pannelli bianchi e cartelli luminosi, conduceva la carovana, guidata dall’auto di sicurezza Polstrada, al ponte illuminato con il Tricolore. Fu in quel momento che le macchine iniziarono a passare sulle due due carreggiate, celebrando con le corna il ponte trovato che si affaccia, come il ponte di una grande nave, nella notte Genova e il suo porto, completamente illuminati.
La polizia stradale e il personale di Aspi percorsero il chilometro e mezzo della strada con una lunga carovana di giornalisti fino al casello di Genova Ovest, che sembrava essere stato preso d’assalto sia all’ingresso che all’uscita. Molti genovesi che non volevano perdere il momento, come se quel ponte riscoperto fosse un grande successo collettivo.

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Bruno, in coda per ore

“Vengo da Bolzaneto, guarda ho vissuto tutta la storia del ponte, sai? Spero che vada tutto bene, che tutto duri. Passaci sopra? Penso che otterrò la pelle d’oca. Sarò tra i primi, dietro la polizia “. Queste sono le parole eccitate di Bruno, che a bordo della sua bici da strada è stato tra i primi a fare la fila – già nel primo pomeriggio, sulla rampa della A10 in direzione est verso l’ingresso all’uscita dell’aeroporto per attraversare il nuovo viadotto di San Giorgio alla riapertura.

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