Prandelli (questa volta) vince con i cambi. Eysseric sorpreso, trovò Castrovilli. Vlahovic, concorrenza leale e parole sagge

Vlahovic, Castrovilli ed Eysseric regalano una grande serata alla Fiorentina. Prandelli vince con i cambi: lo Spezia domina nella ripresa

Tre punti dovevano essere e tre punti, alla fine, lo erano. Questa volta il Fiorentina ha soddisfatto le aspettative, gestendo un con cura vivacizzare che avrebbe potuto essere molto più pericoloso di quanto non fosse in realtà. Tre punti fondamentali per la classifica e il campionato della Fiorentina, che ovviamente non cambia di una virgola, con una salvezza ancora da conquistare. Ma stasera guardare la classifica fa meno paura.

Prandelli se gioca con Pollice nella sala di controllo e con Kouame accanto a Vlahovic. Panca per Castrovilli, reduce da una brutta prova contro la Sampdoria. Esclusione non punitiva, Dio non voglia, ma sicuramente un pungiglione per il numero 10 viola. La Fiorentina ha gestito il primo tempo, molto tattico, dolorante. Zero occasioni create, anzi tanti sacrifici per scacciare la palla dalla Spezia, a livello tattico sicuramente più organizzato rispetto ai viola. Prima frazione, quindi, particolarmente brutta, dove perde Prandelli Bonaventura per un infortunio (quello un po ‘meno in ombra a centrocampo).

Nella ripresa resta negli spogliatoi Koaume (continua a rivelare lacune significative anche nei giochi semplici) e tra Eysseric. Prandelli, infatti, vince così la gara. Il movimento che nessuno si aspetta è il più decisivo. Il francese si piazza alle spalle di Vlahovic ed entra subito bene in partita, complice anche una bella verve de Castrovilli, che regala dinamismo da metà campo.

I gol sono una logica conseguenza, con Spezia che (dopo il primo cross di Vlahovic) è costretto a dare campo e spazio alla Viola. È nei grandi spazi aperti che Eysseric diventa deciso e si sente a suo agio. Un plauso sicuramente a Prandelli, che finalmente è riuscito a influenzare i cambiamenti. Una certamente anche ad Eysseric, sicuramente al massimo delle prestazioni con la maglia viola.

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Il francese è un giocatore complicato da allenare, ma nel complesso ha ragione Prandelli quando dice che l’ex giocatore del Nizza può aiutare in questo sprint finale della stagione. Compassionevole, spesso lento e quasi irritante, ma la tecnica individuale è innegabile. Trovare in lui senso tattico, come contro lo Spezia, è sicuramente una sfida intrigante per un allenatore..

Una menzione merita anche (e soprattutto) Dusan Vlahovic, ormai vicinissimo al doppio dei numeri (9 gol e un assist). Il suo è un gioco di quelli buoni, da vero centravanti. Aspetta la prima palla utile e mandala in rete. Ha anche dimostrato di essere maturo quando Eysseric è necessario per un set, piuttosto che calciare da una buona posizione. Intelligente in occasione della seconda base, quando il suo velo semina il caos nell’area degli Eaglets. Molto belle anche le sue parole a fine gara. Un sincero ringraziamento alla squadra, ancor più al suo allenatore, l’unico ad aver creduto in lui con gli occhi chiusi. I gol di Vlahovic sono per Cesare, anche se vorrebbe segnare molto di più. Ma di questo passo, è sicuro che farà molto nella sua carriera.

Ma adesso è difficile per la Fiorentina. La continuità tanto desiderata è mancata totalmente. Prandelli la verrà a prendere a Udine, in un’altra sfida molto importante, perché contro una squadra che frequenta le stesse contrade dei viola. La speranza è che per Bonaventura questo non sia un grave problema alla caviglia, verrà valutato nelle prossime ore. Senza dubbio, però, l’atmosfera alla Fiorentina la prossima settimana sarà sicuramente migliore. I tre punti contro lo Spezia sono stati il ​​miglior rimedio dopo le precedenti tre partite senza vittorie.

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