Da almeno qualche giorno, nelle già simulazioni a botte di medio-lungo termine, il modello europeo ha iniziato a progettare configurazioni invernali separate per l’Italia. Noi di MeteoWeb stiamo già studiando da diversi giorni le previsioni nelle sezioni medio alte dell’atmosfera e, dall’analisi dei parametri stratosferici, avevamo già in qualche modo previsto che la seconda parte di gennaio avrebbe potuto essere marcata freddo per l’Italia. . Ricordiamo che un clima invernale è già presente da molti giorni su gran parte del Paese, ma la configurazione che ha caratterizzato gli ultimi 15/20 giorni e che continuerà a valere per alcuni altri, vede un freddo asse baltico-scandinavo orientato ai settori dell’Europa occidentale e non direttamente all’Italia. In molte regioni italiane, principalmente al nord, ma anche al centro, è stato e continua ad essere inverno, con nevicate ricorrenti e temperature un po ‘sotto la media, a causa delle correnti di ritorno attinto dalle depressioni locali, ma con un afflusso alquanto anomalo, relativamente alla persistenza, dai settori occidentali, per i quali non è autenticamente l’aria fredda del Nord e tipicamente invernale, almeno per il nostro Paese.
Al contrario, nel prospetto redatto dal modello europeo, soprattutto dal 15/16 gennaio e per qualche giorno in seguito, probabilmente fino all’inizio del terzo decennio, la configurazione barica assumerebbe una connotazione decisamente meridiana, quindi con una blocco anticiclonico sull’Europa occidentale e, d’altra parte, correnti fredde o anche molto fredde discendenti dall’Artico russo-scandinavo direttamente verso l’Italia.
La configurazione dominante sarebbe quella mostrata nell’immagine in evidenza, con una chiara disposizione a nord-est dell’asse di circolazione e della borsa fredda, con un fulcro vorticoso attaccato, direttamente sopra l’Italia. Mancano ancora 6/7 giorni a queste dinamiche, ma la visione d’insieme del modello inizia ad essere indicativa di un’evoluzione più che probabile. Accanto al prospetto barico, abbiamo anche attaccato il quadro termico che sarebbe associato alla configurazione spiccatamente invernale. Come si può vedere nell’immagine allegata, rappresentante l’anomalia termica intorno ai 1500 me sviluppata dal modello europeo, si tratterebbe di una grave raffica di aria fredda o addirittura gelida con valori che, per rispetto a quelle attuali, più o meno su una media stagionale, potrebbero essere 10 o addirittura 12 ° C più fresche. Quindi una grossa anomalia termica con tutta l’Italia che cade in pieno inverno e con la neve praticamente proprio sulle coste in molte regioni, se si vuole attuare la configurazione fin qui proposta.
La scrittura di MeteoWeb continuerà a seguire costantemente questo intrigante sviluppo a metà mese, effettuando aggiornamenti quotidiani.
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