PUNTI BEPPE SULLA QUALITÀ. ROCCO, FIRENZE FINO A FINE MESE, ORA PREVISTO IL RISCATTO

Tamponi, tamponi, tamponi. I positivi non si contano quasi più, l’Italia si è allenata a distanza ieri dopo l’allarme (tornato fortunatamente) El Shaarawy, gli under 21 hanno dovuto cedere il passo ai ragazzi under 20 e anche Sa Maestà Ronaldo è stato catturato Covid. Il calcio sta annaspando, costretto a trovare un equilibrio quasi impossibile tra salute e buchi finanziari. Sicuramente il campionato trema al pensiero di doversi fermare di nuovo. La Lega, e quindi i club, ieri ha negoziato diritti televisivi con fondi esteri per un importo superiore a un miliardo e mezzo di euro, ma nel frattempo ha chiesto aiuto al governo, in una sorta di Fondo di stimolo calcistico che dovrebbe diventare un’ancora di salvezza. Resisti a questa tempesta: senza un pubblico, con i redditi più bassi di tutti i tempi e le spese salariali invariate, molti, anche con un affare televisivo in aumento, rischiano di non arrivarci. Insomma, siamo sul filo del rasoio, e tutti i protagonisti, giocatori per primi, faranno bene a rendersene conto. E ogni riferimento a CR7, che ha lasciato la segregazione amministrativa per entrare in Nazionale, non è puramente casuale. Per salvarti da un disastro previsto, hai bisogno di un comportamento virtuoso. La bolla NBA, ovvero il totale isolamento delle squadre, è inapplicabile per un lungo periodo come quello che ci separa da fine stagione, ma il protocollo, così com’è, trapela e il Affare Juve-Napoli, qui viene confermata.

Intanto sabato si sta riprendendo con il Genoa costretto a giocare con una mezza squadra e gli altri a fare gli incantesimi perché il virus non porti via una mezza squadra. La Fiorentina ha già pagato a caro prezzo qualche mese fa e finora per fortuna ha dovuto rinunciare solo a Pulgar, anch’egli pronto al ritorno. Anche il capitano Pezzella si rivedrà domenica e Iachini potrà contare sulla classe di Callejon abbinata a quella di Ribéry, a cui lo stop ha fatto molto bene per rimettersi in posizione. Qualcosa su cui riflettere su un riscatto viola. Rocco resterà qui fino alla fine del mese e in attesa di parlare ancora di stadio attende i risultati, perché come ha detto “se abbiamo davvero lo stipendio totale di 70 milioni, dobbiamo fare di meglio” e non ripetere. “disgusto” visto con la Samp. Niente ruga, la Fiorentina deve accelerare. Deve trovare una squadra tattica e un gioco, deve tornare per intrattenere e divertirsi. In Serie A non ci sono partite scontate, ma Spezia e Udinese possono essere l’occasione per partire con il piede giusto. Le tensioni di questi giorni, con Commisso arrabbiato per le critiche sentite in città, e Iachini sulla griglia, servono a poco. L’importante, come detto, è avere le idee chiare su come mettere in campo la squadra. C’è bisogno di qualità, di talento, di un’idea su come non sacrificare Amrabat, ma semmai per esaltarlo al fianco di Castrovilli è necessario permettere agli attaccanti di iniziare a segnare sul serio. La sfida non è banale, ma non si perde in partenza. La posta in gioco è il destino dell’allenatore ma anche di una squadra che non si accontenta di restare anonima. Ecco perché, al di là dell’enorme problema Covid, la curiosità attorno a questo nuovo riavvio è davvero grande.

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