Qual è la stella più grande dell’Universo? La risposta vi stupirà (e non è UY Scuti!)

Quando pensiamo all’Universo, la prima cosa che ci viene in mente è che tutto lì è incredibilmente grande, gigante e molto lontano. Ci sono “spazi infiniti e silenzi sovrumani” in cui si nascondono stelle giganti che fanno impallidire anche la più straordinaria delle stelle: scopriamoli insieme.

I complessi su dimensioni e dimensioni sono un archetipo che ha sempre attanagliato le menti degli uomini (soprattutto i ragazzi, ma anche le donne non fanno eccezione): le dimensioni contano o no?

Tralasciando questo piccolo sipario della strana condizione umana, possiamo invece affermare con certezza che le dimensioni contano quando si tratta di corpi celesti. Lo sappiamo più grande è una stella, più velocemente brucerà il suo “propellente”, a fronte di una morte accelerata rispetto a quella dei colleghi di piccola e media taglia.

Trovando che c’è abbastanza spazio nel Cosmo per contenere qualsiasi cosa, spesso ci chiediamo “chi sono le più grandi star conosciute fino ad oggi?“Sebbene questa sia una domanda semplice, la risposta non è così semplice perché i nostri cervelli sono limitati e non sono in grado di quantificare i numeri ‘impossibili’ che stiamo per offrirvi.

Ma – come puoi ben immaginare – la limitazione del cervello umano non è una valida giustificazione per soppiantare la curiosità ben più forte che ci spinge a imparare e scoprire cose nuove ogni giorno, ed ecco fatto. la più grande star di sempre Nell’universo: Stephenson 2-18.

Potresti esserti aspettato VY Canis Major o UY Scuti, vero? Sfortunatamente, sebbene questi due siano ancora tra i primi 10 dei più grandi, i loro avvistamenti sono difficili da approssimare e le loro stime del raggio sono ancora in fase di studio (e molto probabilmente soffrono di un errore considerevole).

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Stephenson 2-18 è un ipergigante rosso che lascia pochi dubbi: secondo il sondaggi recenti (finora riconosciuto come corretto), la stella dovrebbe avere un raggio di 2150 volte quello del nostro sole, e un volume circa 10 miliardi di volte maggiore. Se potessimo posizionarlo al centro del nostro sistema solare, Stephenson 2-18 potrebbe persino comprendere l’orbita di Saturno.

Anche la sua luminosità è eccezionale, e potrebbe essere perfettamente visibile ad occhio nudo dalla Terra nonostante i ca. 20.000 anni luce che ci tengono lontani. Tuttavia, ciò non accade, poiché la sua luce è continuamente filtrata e indebolita dai gas e dalle polveri galattiche della Via Lattea che si interpongono nella linea di vista.

Un mostro davvero impressionante quindi, e chissà quanti altri si nascondono nel labirinto di un universo senza limiti. Se hai altre curiosità sui corpi celesti, trova qui il nostro speciale sulle stelle più “strane” di sempre.

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