quale futuro post-pandemia? Le parole di Visco

Il banche italiane sotto la lente di Ignazio Visco, governatore di Banca d’Italia.

In occasione dell’assemblea dell’ABI è stato fatto un punto di sintesi e di prospettiva sulla salute del settore bancario Anche l’italiano sconvolto dalla pandemia.

Pur rilevando una certa solidità finanziaria, ci sono segnali di sofferenza che potrebbero riemergere nei prossimi mesi. Il focus principale è sulle piccole banche e sulla loro capacità di sopravvivere. Le parole e le previsioni di Visco su Istituti di credito.

Banche italiane: la situazione post-Covid

Le condizioni non sono quelle della crisi del 2011-2012 per le banche nazionali.

Dall’analisi di Visco, infatti, è emerso che nel primo trimestre, capriolo è aumentato al 9%, con un forte aumento dall’1% nello stesso periodo del 2020.

Il governatore ha spiegato che:

“Oltre ai maggiori profitti derivanti dall’attività di trading favoriti dal drastico calo dei premi di rischio risk sui titoli di Stato l’incremento riflette la riduzione delle rettifiche di valore su crediti, concentrate nelle banche che avevano maggiormente svalutato nel primo trimestre dello scorso anno. “

Estrema cautela però: “Nei prossimi mesi, il probabile emergere di nuove perdite di credito questo potrebbe riportare il Roe a valori più contenuti”.

I campanelli d’allarme per le istituzioni finanziarie non sono quindi spariti. Il potenziale aumento di crediti inesigibili avverte, anche se inferiore a quanto avvenuto in altri periodi di recessione e ben sostenuto da bassi tassi di interesse e da una politica monetaria accomodante.

Questo è l’avviso:

“Segni di deterioramento di qualità del credito derivano dalla dinamica di insoluti sani appartenenti a debitori per i quali è stato rilevato un significativo aumento del rischio di credito che aveva raggiunto la fine di marzo il 10,3% del totale, rispetto all’8,7 di fine 2019″

Inoltre, il governatore ha sottolineato che gli istituti segnalati come significativi dalle autorità di vigilanza hanno una quota di sofferenze dell’11,2%, quasi 4 punti percentuali in più rispetto alla media delle corrispondenti banche europee.

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Per questo motivo il settore dovrà in futuro lavorare molto sulla classificazione dei crediti e sulla corretta rettifica delle rettifiche di valore, per preservare la trasparenza dei bilanci ed evitare “Possibili aumenti improvvisi delle svalutazioni quando si prevede un aumento delle insolvenze”

Attenzione alle piccole banche

Sarà necessario prestare particolare attenzione a crisi delle piccole istituzioni.

In questi casi, infatti, la crisi e la recessione si ripercuoteranno su modelli di business considerati non sostenibili. Inoltre, peserà la mancanza di governo societario che non è stata sufficientemente affrontata.

Banca d’Italiapertanto, sarà pronta ad adottare le misure necessarie per proteggere i depositanti.

Va sottolineato, secondo Visco, che sarebbe auspicabile utilizzare i depositi bancari accumulati dalle imprese durante il periodo Covid, attraverso risparmio gestito, “Verso l’attività produttiva anche sotto forma di Rischio di capitale”.

In un rapporto di maggio, le società hanno presentato ben 460 miliardi di euro e le famiglie condividono 900

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