A due giorni dalla convocazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, tutti gli occhi sono ancora puntati sull’ennesimo vertice (a distanza, via Zoom) del centrodestra. In programma lo scioglimento della riserva del leader politico di Forza Italia, Silvio Berlusconi, per la corsa al Quirinale come candidato di Lega, FI e FdI. Le incertezze e il nervosismo degli alleati per lo stallo dei giorni scorsi nel match del Quirinale hanno portato al rinvio, dalle 16 alle 18, divenute poi le 19, dell’incontro tra il leader di FI (rimasto ad Arcore) con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, esteso anche ai centristi di Coraggio Italia e Noi per Italia.
Il vertice dovrebbe essere un’opportunità per l’ex Primo Ministro sciogliere la riserva sulla sua candidatura al Colle. Dovrebbe infatti comunicare ufficialmente agli alleati se intende fare un passo indietro, o confermare che giocherà la partita per il centrodestra. L’immagine non è ancora chiara. Alcune fonti favoriscono la prima ipotesi, ma l’altra soluzione non è esclusa. Né Matteo Salvini né Giorgia Meloni sanno quale sarà la decisione di Berlusconi.
Berlusconi si scontra con lo staff di FI
Sempre via Zoom, a metà pomeriggio, Berlusconi ha partecipato a un vertice con ministri, sottosegretari e funzionari di Forza Italia. Il Cavaliere ricevette l’appoggio di tutti, indipendentemente dalla sua decisione in merito alla candidatura alla presidenza della Repubblica. Secondo quanto si apprende, durante l’incontro, il vicepresidente e coordinatore di FI, Antonio Tajani, ha chiarito che la linea del partito è che “Mario Draghi resta a Palazzo Chigi e non va al Quirinale”. Tajani, inoltre, avrebbe aggiunto una riflessione sul governo, “che non dovrebbe subire rimescolamenti o new entry”. La riflessione si è poi estesa alla partita del Quirinale, ricordando che è inaccettabile “la ghettizzazione della sinistra” nei confronti dei candidati di centrodestra.
Verso un nuovo incontro tra Letta, Conte e Speranza
Se lui Centro-destra Si attende un chiarimento dal leader di Forza Italia, anche nel centrosinistra la strategia è ancora perfettamente definita. Domenica 23 gennaio è in programma un nuovo incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta, il presidente del M5s Giuseppe Conte e il segretario dell’articolo 1 Roberto Speranza. L’assemblea non è stata ancora fissata ma l’idea è di riunirsi per le prime votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Conte riunisce i maggiori elettori del M5 domenica 23 gennaio alle 21.
Anche per domenica 23 gennaio (ore 21) è convocata anche l’assemblea dei maggiori elettori del M5. L’assemblea, in vista del primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica, si terrà a distanza. Questa mattina l’ex presidente del Consiglio del pentastellato ha presieduto la gestione dei 5 Stelle. Fonti interne riferiscono che tra i 5 Stelle permangono ancora forti dubbi sull’opzione Draghi al Quirinale, in particolare nella logica di tenere i gruppi pentastellati. Tuttavia, altre fonti sottolineano che non vi è alcun veto sul nome dell’attuale primo ministro. I 5 stelle penserebbero ancora all’ipotesi di un candidato bandiera.
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