Secondo il procuratore capo Cantone, anche la Juventus sarebbe stata informata delle indagini in corso. E probabilmente per questo avrebbe rinunciato all’accordo che doveva portare l’uruguaiano a Torino
“Ci sono dubbi sulla possibilità che i rappresentanti della Juve fossero a conoscenza di questo procedimento e delle attività tecniche in corso nel periodo dall’8 al 14 settembre”. Questa sentenza, redatta dal procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone in collaborazione con pb Abbritti e Mocetti, mette per iscritto un sospetto largamente tenuto ma finora inespresso: la possibilità che la Juventus all’epoca avesse lasciato la pista. -Suare non per una scelta di calciomercato, come indicato in passato, ma perché ammonito dalle indagini in corso sull’esame perugino dell’attaccante poi a Barcellona. È questa la principale notizia della giornata sui sondaggi per la prova di lingua suarez del 17 settembre, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera e La Repubblica.
FRASI DI LEGGE
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Naturalmente, alla luce di questa ipotesi, la lettura delle sentenze pronunciate dall’avvocato della Juventus, Maria Turco, cambia anche durante una telefonata con il direttore dell’Università per Stranieri di Perugia, Simone Olivieri, il 14 settembre. Durante quella telefonata, Turco ha chiesto a Suarez di sostenere l’esame “da persona che non calcia il pallone di mestiere”, senza favoritismi.
TESTIMONIANZE
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Scrive anche il pubblico ministero La Repubblica, ritiene che ci fossero bugie nella testimonianza dell’avvocato Luigi Chiappero, storico del diritto della Juventus, del 25 ottobre “, nella parte in cui sostiene di aver contattato il vice prefetto Antonella Dinacci dopo aver trovato il suo nome sul sito del Viminale “e nel passaggio con cui Chiappero sosteneva che” Dinacci gli aveva fatto capire che non c’era tempo per ottenere la cittadinanza prima del 6 ottobre “. Gli avvocati della Juve infatti, dice il pm, sarebbero venuti a incontrare Dinacci dopo aver contattato il ministro De Micheli, giovane amico di Fabio Paratici, e il capo di gabinetto del ministro dell’Interno, Bruno Frattasi.
Quanto alla motivazione calcistica per la scelta di abbandonare la pista di Suarez “, per gli inquirenti, si tratta di un” travisamento “basato su un” presupposto inesistente “- scrive il Corriere della Sera – perché indicazioni contrarie erano arrivate dal ministero dell’Interno: Suarez potrebbe diventare italiano in tempo per le esigenze della Juventus. La Procura parlerebbe anche di “inquinamento probatorio” di Chiappero e Paratici: con le loro false dichiarazioni avrebbero reso difficile il compito di ricostruire i fatti.
8 dicembre – 11:44
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