Ricoveri pediatrici solo a Cremona

L’Ats raccoglie personale per le vaccinazioni, in Oglio Po solo pronto soccorso e breve osservazione per i più piccoli

VICOMOSCANO (CR). Per consentire il proseguimento della campagna di vaccinazione anti-Covid, l’Azienda Socio-sanitaria di Cremona ha deciso di riorganizzare temporaneamente il servizio pediatrico dell’Ospedale Oglio-Po: grazie alla presenza del medico di guardia e di un infermiere, l’attività sarà pronto soccorso garantito (con tre brevi posti letto di osservazione), oltre all’ambulatorio, mentre i ricoveri saranno gestiti dall’Ospedale Maggiore di Cremona. In questo modo verranno ricoverati cinque infermieri, da impegnarsi a tempo pieno nell’attività vaccinale.

“Ancora una volta – sottolinea il direttore medico Rosario canino – sono i dati epidemiologici che ridefiniscono le priorità e rendono necessarie soluzioni di mediazione ”. “Bambini e genitori – assicura Claudio Cavalli, responsabile di un’azienda di pediatria – troveranno sempre le risposte adeguate alle loro esigenze. I dipartimenti di Cremona e Vicomoscano stanno già operando ordinariamente in modo integrato e multidisciplinare, ei prossimi mesi ci daranno l’opportunità di rafforzare questa modalità e allo stesso tempo di essere utili alla campagna vaccinale, unico modo per lottare efficacemente contro pandemia e finalmente uscire da questo periodo storico complesso ”.

Cavalli coglie l’occasione per ricordare che il personale della Pediatria Oglio-Po è stato recentemente ampliato e che l’offerta ambulatoriale si è ampliata. Su prenotazione (www.asst-cremona.it/cup-oglio-po) proseguiranno regolarmente le attività del punto di raccolta e degli ambulatori pediatrici di cardiologia, allergologia, diabetologia, endocrinologia e obesità. Nel frattempo, la situazione complicata si riflette nell’umore dei dipendenti. Essere il portavoce di certe sensazioni lo è Stefano Superchi, dipendente dell’ospedale Oglio-Po, con una lunga esplosione sociale.

READ  Coronavirus, dati - 3.455 infezioni in 24 ore con 118.000 tamponi: tasso positivo stabile al 2,9%. 140 altre vittime

“In pochi mesi – scrive Superchi – siamo passati da eroi a mal di culo. La gente si lamenta della scarsa organizzazione delle vaccinazioni e l’ospedale riceve insulti e sermoni. Ma non prendiamo la colpa anche dagli altri. Parlo a titolo personale e me ne assumo la responsabilità, ma devo ricordare che la parte organizzativa (reclutamento, selezione, inviti, nomine) è di competenza di Ats Valpadana. L’ospedale effettua vaccinazioni e tamponi, mette nelle stanze, il materiale e quasi tutto il personale, li ritira da altre attività; ma si prende anche la colpa quando entrano liste incomplete o errate, o gruppi di persone fuori lista ”.

Superchi crede che Ats dovrebbe gestire la partita direttamente, alleviando gli ospedali. –

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *