La raccolta e la vendita della lattuga a marchio Ninfa, coltivata su 10 ettari di sistema galleggiante nella provincia italiana di Ravenna, è iniziata due settimane fa. Gianluca Rossi, titolare di Valle Standiana, è soddisfatto della lattuga che, raccolta da un numero ristretto di dipendenti, viene trasportata direttamente dal luogo di coltivazione alla stazione di confezionamento tramite un nastro trasportatore.
“Siamo felicissimi di questo inizio di stagione”, ha detto Rossi. “La qualità è ottima e la resa è buona, anche se siamo solo all’inizio della stagione. Avremo il prodotto disponibile fino a metà dicembre, con una fornitura costante e una qualità costante.
Gianluca Rossi, titolare di Valle Standiana. L’azienda sarà presente a Macfrut (Padiglione D2, stand 67)
Le principali varietà di lattuga coltivate dall’azienda italiana sono la lattuga iceberg, la lattuga trocadero, la lattuga gentilina e la lattuga romana. Rientrano tutti nei parametri per essere etichettati nickel free. “Possono essere forniti al cliente sfusi o confezionati, con il marchio Ninfa o con la private label del distributore”.
La Valle Standiana, proprietaria del marchio Ninfa, ha una superficie di 13 ettari, di cui 10 ettari sono colture galleggianti. Il tutto è coperto da reti a maglia fine che proteggono dalle intemperie senza creare effetto serra o innalzamento eccessivo della temperatura in estate.
I pannelli di lattuga vengono posizionati sul nastro trasportatore.
A prima vista può sembrare che ci sia uno spreco d’acqua, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. “Una gestione attenta consente un utilizzo a lungo termine dell’acqua senza sprechi. A parità di piante viene utilizzato circa il 70% in meno di acqua rispetto ai metodi di coltivazione tradizionali.
La lattuga va direttamente dai carri alla stazione di confezionamento.
La coltivazione avviene su carri certificati per il contatto con gli alimenti. Le radici sono immerse nell’acqua. La nutrizione si effettua con la classica triade degli elementi N, K, P e microelementi. Naturalmente, non sono necessarie sostanze chimiche per proteggere le colture. Vengono utilizzate strategie integrate di protezione delle colture.
Veduta aerea dell’azienda Valle Standiana, che coltiva lattuga su sistemi galleggianti su una superficie di 13 ettari.
“Con il tradizionale metodo di coltivazione in pieno campo, dove devi tornare a un sistema di rotazione, servirebbero 180 ettari di terreno per produrre quello che puoi fare su 10 ettari con un sistema galleggiante. Nel nostro caso, la rotazione è nient’altro che la sostituzione dell’acqua “di scarto”, in fondo non viene sprecata, ma riutilizzata a terra nei restanti ettari della nostra azienda”, conclude Rossi.
Per maggiori informazioni:
Rossi Ortofrutta srl
Via San Martino in Riparotta 14
47922 Viserba (Rimini) – Italia
[email protected]
www.insalataninfa.it
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