Romania, aliquota ridotta per i pensionati: come trasferire la residenza

Pensionamento all’estero, una scelta difficile. Eppure molte persone scelgono un paese con regimi fiscali agevolati. La Romania è un esempio.

Pensione Romania
Foto © AdobeStock

Non solo Portogallo. In un momento in cui si parla di creare una regione libera (Calabria) per godersi la pensione senza incorrere in tasse colossali, restano aperte anche le discussioni relative alle pensioni da spendere all’estero. In questo senso, ci sono diversi paesi, anche nell’Unione Europea, che ti permettono di trascorrere il tuo periodo di pensione senza sentirsi sopraffatti da una tassazione eccessivamente pesante. Il Portogallo ne è un esempio, tanto che la stessa Lega, proponendo la Calabria come regione fiscalmente morbida, aveva parlato del modello lusitano.

Tuttavia, la lingua delle tasse ridotte è parlata anche in Oriente. La Romania, ad esempio, è uno di quei paesi dove le tasse pensionistiche sono più basse, sia per le imprese che per i privati. Non solo pensionati che terminano il proprio lavoro, quindi, ma anche aziende che trasferire la propria attività beneficiare di un regime fiscale agevolato. L’attrazione è una delle più importanti: per i privati ​​viene applicata una flat tax del 16%, mentre per i pensionati l’aliquota arriva al 10%. Un terzo rispetto all’italiano.

Come trasferire la pensione in Romania: le procedure

Naturalmente, trasferire la propria residenza all’estero è un processo che richiede tempo. Non solo in termini di affetto e abitudine (devi ancora lasciare il tuo paese e imparare una nuova lingua) ma anche in termini burocratici. Iscrizione all’Albo degli Italiani all’estero (Aire), ad esempio, è indispensabile. Oltre a ciò, sarà necessario trascorrere almeno 186 giorni all’anno nel Paese prescelto (in questo caso la Romania), per dimostrare che i legami fiscali con quello di origine sono definitivamente cessati.

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L’Agenzia delle Entrate provvederà inoltre ad effettuare le necessarie verifiche in caso di trasferimento della residenza all’estero. Anche per garantire che non vi siano problemi di falsa residenza o di altra natura, volti ad eludere le politiche fiscali. In pratica, se vuoi davvero emigrare all’estero per poter godere della pensione è bene comprendere che i legami con il proprio Paese devono essere ridotti al minimo, almeno solo in termini affettivi. Tutto il resto sarà controllato e questo vale per tutti i trasferimenti verso altri paesi. Romania inclusa.

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